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La silloge raccoglie racconti di varia lunghezza stesi in anni diversi, dal 1991 al 2017. Il lettore incontra stringhe cosmiche, universi paralleli, passaggi nel tempo e alternauti, esperimenti scientifici antiumani, schiave cyborg e altro ancora, in un futuro non lontano, anzi che almeno in germe è già qui, con miserie sociali come l'indigenza di pensionati, l'uso economico della persona da parte di oligopoli, grazie soprattutto alla tecnologia, l'abuso dell'essere umano nel corso d'una ricerca scientifica non umanistica e fine a sé stessa o agl'interessi di gruppi.La silloge raccoglie racconti di varia lunghezza stesi in anni diversi, dal 1991 al 2017. Il lettore incontra stringhe cosmiche, universi paralleli, passaggi nel tempo e alternauti, esperimenti scientifici antiumani, schiave cyborg e altro ancora, in un futuro non lontano, anzi che almeno in germe è già qui, con miserie sociali come l'indigenza di pensionati, l'uso economico della persona da parte di oligopoli, grazie soprattutto alla tecnologia, l'abuso dell'essere umano nel corso d'una ricerca scientifica non umanistica e fine a sé stessa o agl'interessi di gruppi. Nel primo racconto, LA BUONA E LA CATTIVA SCIENZA, il professor avvocato Osvaldo M., giureconsulto docente di Diritto Internazionale Pubblico, s’è rassegnato a dimettersi dall’università, cancellarsi dall’albo e concludere la vita ospite d'una clinica residenziale per afflitti da una delle malattie neuro degenerative Parkinson, Alzheimer o Pick: quest'ultimo è il male che l'ha colpito, non ancora sessantenne; ma ecco che gli si prospetta, forse, la guarigione, da parte di qualcuno che mai egli avrebbe sospettato esistere. Un angelo? Un diavolo? No, tutt'altri. In I DUE UNIVERSI MONDI DI F. il protagonista F. incontra un diavolo che lo truffa e, tuttavia, gli concede la conquista del mondo; e tuttavia… TEMPO GALANTUOMO parla d'un appassionato di parapendio ex paracadutista militare che è in coma in ospedale, da molti decenni, per una disgrazia in montagna; è ormai vecchio, eppure sua moglie è rimasta giovane come la mattina dell'incidente. Incidente? In DOLCE MORTE un vecchio pensionato quasi povero è obbligato a partecipare a un esperimento sociale assai dubbio, di notte, per strada, in una città resa semibuia, nel rischio di perdere la sua pensione in multe pesantissime dovute a sue mancanze del tutto insignificanti, secondo regole assurde; sulla via non riceve aiuto da nessuno, nemmeno da un vecchio amico suo coetaneo che incontra, nel semibuio, amico che ha l'apparenza d'un pimpante quarantenne. In L'OTTIMA SANITÀ PUBBLICA entra in gioco un'ipotetica, prossima sanità pubblica perfettamente funzionante ”Tutti i problemi sono stati risolti!” afferma pomposo il ministro della salute, rivolgendosi ai cittadini dalla TV pubblica; già ma… come si è giunti al luminoso risultato? Nel racconto PIÙ NESSUNO CREDEVA ALLA TRIADE CAPITOLINA, un uomo di cui non sappiamo nulla si sveglia in un gran cottage da cui non è possibile uscire; egli è completamente solo, la casa è circondata da belve che tentano d'entrare… Chi l'ha fatto finire là dentro? Perché? Diciamo solo: nessun rapporto con noti film giallo-horror di rapimento e detenzione. La storia breve DONNA, ANZI CYBORG ha come protagonista la moglie artificiale, d'intelligenza geniale, d'un vecchio sporcaccione maschilista quasi sciocco. Nel racconto altrettanto breve QUESTIONE DI PROSPETTIVA, leggiamo d'una esploratrice e guerriera d'un mondo a noi lontano che accorre in aiuto della propria gente aggredita da nemici, giunge in piena battaglia e fa per buttarsi nella pugna; ed ecco apparire, incombenti sulle due stirpi in lotta, due esseri colossali…
Finalmente riunita all’amore della sua vita, Naomi pensava di possedere l’amore eterno e la felicità. Malgrado la presenza del ribelle Lash al suo fianco, si accorge che la vita da arcangelo non è semplice. Quando i segreti del passato vengono finalmente rivelati, si accendono gli animi, i fratelli si scagliano uno contro l’altro, e Naomi e Lash affrontano la più grande minaccia alla propria relazione: la scelta fra l’amore, la famiglia, e il dovere.Riuscirà questa famiglia di angeli spezzati a perdonare gli errori del passato o continuerà a portarsi le spine nel cuore, disgregando la sua unione?
To Kyoko, mythical creatures are something you rent and watch on a Saturday night with your friends. When a mysterious stalker turns the shadows around her into dark corners with sharp deadly edges, will she be able to hide from the past? Darkness has fallen upon the world again and the guardians have been awaiting the resurrection. Though they are thought to be creatures of myth, in this reality they are far more real than people think. Only when the moon is high will these creatures, these guardians, battle the evil that seeks to overtake the world and the girl who holds ultimate power… the light in the heart of darkness.
Nell'anno 2000 il vecchio questore emerito D’Aiazzo, affiancatosi al commissario Sordi suo ex dipendente, investiga in funzione di consulente della Questura torinese su una serie di omicidi che si presentano sì come l'opera nichilista d'un sadico assassino seriale o quali sacrifici al diavolo d'una delle sette sulfuree della Torino macabro-stregata, ma potrebbero avere, anche o soltanto, cause legate a quel terrorismo che aveva imperversato in Italia fino a una ventina d'anni prima e si trascina ancora a fine millennio. Il mostro sopprime orrendamente le sue vittime conficcando loro l'arma del delitto in un orecchio fin ad arrivare al cervello con esito letale. L'indagine si snoda fra inquietanti sospetti, crisi di identità, annotazioni psicologiche, e raggiunge il suo acme risolutivo nello spiazzante svelamento finale, che ha come appendice la morte del medesimo questore, come conseguenza stessa della scoperta del colpevole.Nell'anno 2000 il vecchio questore emerito Vittorio D’Aiazzo, affiancatosi al commissario Sordi suo ex dipendente, investiga in funzione di consulente della Questura torinese su una serie di omicidi che si presentano sì come l'opera nichilista d'un sadico assassino seriale o quali sacrifici al diavolo d'una delle sette sulfuree della Torino macabro-stregata, ma potrebbero avere, anche o soltanto, cause legate a quel terrorismo che aveva imperversato in Italia fino a una ventina d'anni prima e si trascina ancora a fine millennio. Il mostro sopprime orrendamente le sue vittime conficcando loro l'arma del delitto in un orecchio fin ad arrivare al cervello con esito letale. L'indagine tocca sia temi privati, procedendo entro una varia umanità non tutta moralmente limpida, sia temi politici, economici e sociali già tipici degli anni’70 dello scorso secolo, dei cosiddetti anni di piombo, in cui la violenza politica e quella privata finivano normalmente col confondersi nella scomparsa, o quasi, del concetto di persona e nel prevalere dei ruoli sociali; e l’inchiesta di Vittorio D’Aiazzo si snoda tra i frutti maligni di quei semi perversi, fra inquietanti sospetti, crisi di identità, annotazioni psicologiche, e raggiunge il suo acme risolutivo nello spiazzante svelamento finale, che ha come appendice la morte del medesimo questore, come conseguenza stessa della scoperta del colpevole.
Lia è una bambina di diciotto anni che non sa ancora parlare.Lia è una fanciulla che non invecchia mai.Lia è una donna di migliaia di anni.Lia attende qualcuno che le porti in regalo le stelle.Lia è sostanzialmente una storia d'amore. La ricerca di un amore, e insieme della identità di Lia, la protagonista.Questa ricerca si svolge in tre viaggi successivi, sempre più lunghi e difficili, in una terra che appartiene al lontano futuro, e conserva solo vaghe somiglianze con quella attuale. L'arco di tempo comprende 35 anni (ma a seconda dei punti di vista, potrebbero essere 335).Lia è attrice in una compagnia itinerante. Arquin, il protagonista la vede per la prima volta all'età di dieci anni, a Morraine, la sua città natale; la rivede quattro anni dopo, e se ne innamora. Per cercarla si unisce ad una compagni di teatranti. Ha con lei un breve incontro, ma subito gli sfugge. Questo è il primo viaggio.Nel secondo, che inizia 10 anni dopo, si unisce come discepolo ad un Maestro dell'Arte (dottrina esoterica, alchemica e magica), trova Lia e la salva dalle mire di un altro membro dell'Arte, ma il suo Maestro muore, insieme a tutti gli attori della compagnia. Mentre la riaccompagna a Morraine apprende alcune cose su di lei: è stata trovata da quello che diventerà poi il suo capocomico ai margini di un immenso deserto, completamente priva di memoria, scortata da sei piccoli pupazzi semi-intelligenti ma molto devoti. Aveva un'età apparente di 18 anni, ma da allora è invecchiata pochissimo.Tornato a Morraine, i due sono costretti ad andarsene subito, perché Lia lì non è al sicuro. Si allontanano di notte, ma il mattino dopo Arquin scopre che Lia l'ha abbandonato, lasciandogli solo un biglietto in cui spiega che non vuole fargli rischiare la vita, e che potrà cavarsela meglio da sola.Arquin la cerca pazzamente per giorni e giorni; poi, ormai privo di speranze, si ritira in un piccolo villaggio fra le montagne dove inizia a studiare la Via dei Sogni, un particolare branca dell'Arte. Apprende anche a tirare con l'arco.Sette anni dopo dopo giunge una notizia da Morraine: forse sono state ritrovate delle tracce che possono condurre a Lia. Inizia così il terzo viaggio. Arquin pensa che Lia sia tornata a Chan-Dra la città ai margini del deserto vicino a cui era stata trovata. Ma mentre cerca di raggiungerla, un naufragio lo porta sull'isola dei Non-Uomini, creature per metà animali e per metà umane. Dove rimarrà per 9 anni.Fuggito dall'isola, decide di recarsi a Chan-Dra, anche se con pochissime speranze. Qui, in maniera del tutto imprevista, ritrova Lia. È invecchiata pochissimo, e anche per questo non può rimanere ancora a lungo in città. Ha deciso di attraversare il deserto alla ricerca di una montagna misteriosa, che sorge al centro di esso (e di cui c'erano tracce su una mappa trovata da Arquin a Morraine, molti anni prima). Arquin naturalmente decide di accompagnarla. Allo stremo delle forze raggiungono la montagna, ma qui, dopo l'incontro con una figura misteriosa, Arquin perde i sensi e si ritrova vicino a Chan-Dra. Senza Lia. E, come scopre poco dopo, 300 anni nel futuro.Per la terza volta ha perso Lia. Ma, attraverso sogni e altri segni, comincia a pensare che Lia lo stia attendendo nella montagna. Si rimette ancora in cammino, ma lungo il viaggio lo sorprende una tempesta di sabbia. Ferito, è curato dagli abitanti di un'oasi. Qui, durante 103 notti (i primi 103 capitoli) racconta la sua storia. La modalità del raccontare è fondamentale nel romanzo, anche alla luce del finale.La storia riprende narrata da un ragazzo dell'oasi: Arquin riceve una guida, una farfalla col corpo di fanciulla, e parte per la montagna. Il ragazzo-narratore lo accompagna. Giunti entro la montagna, davanti a una imponente porta in rovina, si fa loro incontro un gigantesco uccello dalle piume metalliche, a cui con una catena è legata Lia, giovane come sempre, e palesemente incinta. Arquin riesce ad uccidere l'uccello-guardiano con tre frecce che gli entrano nella gola. Lia è libera. I capitoli dal 113 al 119 sono una specie di diario che Lia ha tenuto sulla montagna, in cui si dà la spiegazione del suo mistero: gli abitanti della Mo
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