Meet your next favorite book
Впишите название книги, которая вам понравилась,
и выберите наиболее похожую на нее.

Книги, похожие на «Enrico Tasca, Il Fiume Di Gennaio»

Lionel C
Una narrazione molto dinamica, sempre attiva e mai noiosa di fatti, di eventi realmente accaduti.Vita realmente vissuta.Porta alla luce, svela al lettore, un mondo nuovo e quasi del tutto sconosciuto alla grande maggioranza.Una grande novità.Racconta con un linguaggio semplice, molto attivo e frizzante, cose di vita ed eventi che coinvolgono, fanno vivere intensamente ogni attimo, tengono non poche volte con il fiato sospeso.Un racconto che non da mai il tempo per distrarsi, oppure annoiarsi, dando degli spunti di riflessione profondi, dei punti di riferimento forti, per il cammino futuro di vita.Un racconto che non può lasciare indifferenti, che non finisce senza donare un qualcosa di importante al lettore.Il racconto in modo essenziale e leggero di una straordinaria storia di vita realmente accaduta, realmente vissuta.In un modo molto semplice e che prende: accattivante, elettrizzante, in alcuni tratti scoppiettante, mai noioso ed a portata di tutti – indipendentemente dall'età, estrazione sociale, istruzione, oppure nazionalità -, l'autore racconta la storia per quello che è stata per quello che è realmente la vita.“Un meraviglioso ed affascinante cammino trasversale in tempo e spazio”.Il cammino di una vita vera, vissuta a viso scoperto e raccontata con un linguaggio adatto per ogni suo periodo in ogni sua fase per ogni suo momento.Cammino fatto di: piccole scoperte e grandi crescite, grosse fatiche e dolci momenti tranquilli, sconfitte e vittorie, dolori e gioie, forti terremoti ed interessanti viaggi, importanti rivoluzioni e profondi cambiamenti.Con una narrazione semplice, viene svelata la vita vissuta con: convinzione, determinazione, coraggio e tanta voglia di vivere. La narrazione è integrata, completata, vivacizzata dal diario di viaggio molto colorito e variegato, dalla ricchezza del reportage, dalle inflessioni del giallo che tengono tante volte con il fiato sospeso, ma lasciano sempre trasparire con chiarezza, il grande amore ed il profondo rispetto per la vita stessa.Un libro che non finisce lasciando indifferenti e senza donare un qualcosa di importante al lettore, non finisce senza arricchire al meno un po’.In un continuo crescendo mai stancante, si lascia, si fa leggere in qualsiasi situazione in qualsiasi contesto e con qualsiasi disponibilità di tempo.Da assorbire in un solo fiato oppure a piccoli sorsi.Un libro che si trova al suo aggio dappertutto.Sui mezzi di trasporto andando a scuola, al lavoro, oppure tornando a casa. Nelle piccole o grandi pause della giornata, nella camera da letto prima di addormentarsi.In baita d'avanti al camino o in spiaggia sotto l'ombrellone.
Guido Pagliarino
Un esperimento sulle drosofile che mira al prolungamento dell'esistenza ha un esito clamoroso: quei moscerini della frutta, che naturalmente vivono otto settimane, continuano a esserci per mesi e poi per anni, sempre in piena salute. Si comincia a supporre con plausibilità che siano divenute imperiture. Certuni, d’altro canto, pensano che il merito non sia stato solo dei ricercatori, ma che sia intervenuto sull’esperimento un misterioso, potentissimo fattore estraneo alla Terra. Intanto il siero frutto del processo è pronto per essere somministrato all'essere umano. Solo pochi multi miliardari possono però avvantaggiarsene a causa del suo altissimo prezzo. Negli esclusi s’accende invidia per gli immortali, a parte che in quei pochi al mondo che ancor credono in Dio e nella vita eterna spirituale e non desiderano un surrogato d'eternità in terra. Eppure, col passar del tempo…Nell'anno 2117, in un mondo ormai in gran prevalenza ateo, la scienza cerca d'appagare in parte l’anelito d’eternità che tormenta, nonostante tutto, il cuore umano. Un esperimento sulle drosofile che mira al prolungamento dell'esistenza ha un esito clamoroso: quei moscerini della frutta, che naturalmente vivono otto settimane, continuano a esserci per mesi e poi per anni, sempre in piena salute. Si comincia a supporre con plausibilità che siano divenute imperiture. Certuni, d’altro canto, pensano che il merito non sia stato solo dei ricercatori, ma che sia intervenuto sull’esperimento un misterioso, potentissimo fattore estraneo alla Terra. Intanto il siero frutto del processo è pronto per essere somministrato all'essere umano. Solo pochi multi miliardari possono però avvantaggiarsene a causa del suo altissimo prezzo. Negli esclusi s’accende invidia per gli immortali, a parte che in quei pochi al mondo che ancor credono in Dio e nella vita eterna spirituale e non desiderano un surrogato d'eternità in terra. Eppure, col passar del tempo, la brama quasi generale di godere del siero va scemando e infine svanisce del tutto. Ci si è resi conto che coloro che avevano acquisito l'immortalità sono stati tutti colpiti, dopo secoli, da profonda noia esistenziale: per gl’immortali il perire sarebbe una liberazione, ma se un ignoto ente era intervenuto donando loro vita imperitura materiale, lo stesso inibisce adesso che muoiano: nemmeno suicidandosi! Non c’è più dubbio che si tratta dell’azione di un’entità trascendente la Terra; e quando il nostro mondo è invaso da una specie extraterrestre scientificamente eccelsa e apparentemente imbattibile, si scopre che quell’ente era intervenuto a fin di bene, provvidenzialmente, ché solo gli immortali – e ne avranno finalmente premio – possono… e qui siamo ancor solo alla metà d’una corale vicenda che si sviluppa nel corso dei secoli entro la Galassia, un cosmo che scopriamo, a mano a mano, affollato da personaggi insensibili, come l’irascibile astrofisico professor Otto Bauer, la lasciva e criminosa Evy Trompò dirigente del pianeta-azienda Affari, lo sporcaccione sadico McDonald Gutierrez persecutore degli schiavi del satellite Titano, lo spietato plutocrate stellare Alfred McEntire…
Guido Pagliarino
L’autore aveva scritto questi due racconti lunghi, giunti ormai, con varianti, alla terza edizione, nel 1994 e nel 1995, di poco anteriormente al sorgere della moda del giallo e poliziesco italiani. Sono opere basate sulle figure di Vittorio D’Aiazzo, commissario e poi vice questore, e di Ranieri Velli, suo aiutante e amico, personaggi che, l'uno o entrambi, ritornano in altri romanzi e racconti di Guido Pagliarino: è uscito da poco per i tipi dell'Editrice Genesi l'ultimo romanzo sul personaggio D’Aiazzo, il prequel ”L'ira dei vilipesi”. In tutti questi lavori si può notare attenzione per le psicologie e gli ambienti, questi del passato più o meno recente. Ne erano e sono destinatari i lettori di narrativa in generale che, pur non disdegnando opere che trattino di delitti, non abbiano gusti alla paprika; non ci si aspetti dunque racconti alla Raymond Chandler o James Ellroy o, per stare in Europa, alla Manuel Vazquez Montalban.Dalla prefazione dell’autore: Avevo scritto questi due racconti lunghi, o romanzi brevi, nel 1994 e nel 1995, di poco anteriormente al sorgere della moda del giallo e poliziesco italiani, lavori basati sulle figure di Vittorio D’Aiazzo, commissario e poi vice questore, e di Ranieri Velli, suo aiutante e amico, personaggi che, l'uno o entrambi, ritornano in altri miei romanzi e racconti; l'ultimo romanzo sul D'Aiazzo è uscito, per i tipi dell'Editrice Genesi (2017) e di Tektime Editore (2018), rispettivamente in formato cartaceo e nei formati e-book: è il prequel ”L'ira dei vilipesi” ambientato durante le 4 Giornate di Napoli nel 1943. Sempre, in questi lavori ho prestato in primo luogo attenzione alle psicologie e agli ambienti, questi tutti del passato più o meno recente con qualche nostalgia per quella Torino della mia adolescenza e giovinezza che più non esiste. Ne erano e sono destinatari i lettori di narrativa in generale che, pur non disdegnando opere che trattino di delitti, non abbiano gusti alla paprika; non ci si aspetti dunque racconti alla Raymond Chandler o James Ellroy o, restando in Europa, alla Manuel Vazquez Montalban; ma neppure, d'altro canto, si attendano indagini arzigogolate, ben poco verosimili, come quelle ideate da Agatha Christie. L’azione del paio di racconti inclusi in questo libro si svolge in un periodo ancora pre-cibernetico, tra la fine degli anni ’50 e l’inizio dei ’60 dello scorso secolo […]. Era un’epoca in cui non c’erano ancora il personal computer e il telefonino, tutte le famiglie avevano la radio ma pochissime la televisione, in bianco e nero, canale RAI unico: però senza pubblicità, a parte il simpatico e oggidì quasi leggendario “Carosello”. Una Torino, insomma, in cui un investigatore poteva ancora operare quasi come i suoi colleghi dei gialli e polizieschi classici europei anni ’20-50. Nel primo racconto, ”D'Aiazzo e il mostro a tre braccia”, viene picchiato a morte da ignoti un antiquario e restauratore torinese, Tarcisio Benvenuto, uomo dal fisico deforme che, alla nascita, era stato abbandonato dall’ignota madre ed esposto alla carità delle suore d’un istituto religioso torinese. Dal nulla, lavorando senza posa era divenuto proprietario d’un negozio all’ingrosso e al dettaglio in zona Porta Palazzo […]. Nel secondo racconto, ”D'Aiazzo e i satanassi”, steso a terra sul proprio sangue è ritrovato per istrada, da una camionetta della Polizia, il cadavere d’un attempato piccolo industriale, il commendator Paolo Verdi, il cui giovane figlio Carlo, dottore in psicologia, è in prigione in attesa di giudizio, accusato di violenza carnale a Giuseppina Corsati, dattilografa del padre poco più che adolescente; ma egli dichiara al commissario D’Aiazzo d’essere privo di colpa. In carcere è fatto oggetto di brutalizzazioni da parte di altri detenuti […]. Di certo la deflorazione di Giuseppina c’è stata, ne presenta i segni, però non potrebbe, forse, la famiglia di lei aver architettato la violenza per averne un risarcimento finanziario? […]. Intervengono nella storia il poco intelligente Carlone che aveva avuto in passato nascosti legami con papà Verdi, e un filosofo libero docente all’Università di Torino ed ex ufficiale nella Repubblica di Salò, presso il cui fratello, che ben diversamente era stato membro del Comitato di Liberazione Nazionale, lavora quale cameriera l’ambigua Luciana Corsati, madre di Giuseppina. Dal profondo della vicenda affiorano anche parlamentari tutt’altro che adamantini e, a un certo punto, ne emana una sulfurea esalazione infernale che il commissario ventilerà riuscendo, o quasi, a fare giustizia.
Sara Ingardia
Messico 1990: una monaca passeggiando sulla spiaggia trova una sconosciuta ridotta in fin di vita. Da qui inizierà una storia struggente che spiegherà come il destino abbia ricondotto la povera Vivienne su quel bagnasciuga.Sopravvissuta ad un naufragio, Vivienne perde l'uso della parola. Accolta nel Convento di Mérida nel sud-est del Messico; inizierà un percorso introspettivo che le permetterà, attraverso la scrittura, di elaborare la perdita di Nathan, facendo rivivere il suo ricordo nelle pagine bianche che giorno dopo giorno portano alla luce un legame destinato a spezzarsi
Andrea Calo'
Guardarsi dentro, interrogare la propria coscienza e far emergere i segreti che essa nasconde. E’ questa la chiave per capire noi stessi e il mondo intero.
Понравилось, что мы предложили?