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Lady Wilhelmina Neverhartt si trova in una situazione disperata e c'è solo un modo per uscirne: un matrimonio di convenienza con un vecchio duca. Quando il duca muore e un erede ne prende il posto, tutto cambia; il che potrebbe essere un bene o un male…a seconda di come reagiranno i due protagonisti.Cosa deve fare una povera ragazza indifesa,,quando la morte dei suoi genitori lascia lei e i suoi fratelli nell'indigenza? Per Lady Wilhelmina Neverhartt questo significa una sola cosa: un matrimonio con un uomo molto più anziano. Uno che accetti anche il peso dei suoi numerosi fratelli più piccoli.. Sfortunatamente il suo nuovo marito muore la prima notte di nozze e lascia tutti i suoi beni al legittimo erede, Zachary Ward, che diventa il nuovo duca di Graystone. Zachary trova Lady Wilhelmina irritante e affascinante allo stesso tempo. All'inizio crede che abbia sposato suo zio per bieco interesse, ma questo non altera il suo crescente desiderio per lei. La vuole, ma non riesce a fidarsi di lei, e strada facendo anche le sue intenzioni mutano radicalmente. Cambia tattica e utilizza tutto il suo fascino per conquistare il cuore della bella e giovane vedova. Solo un compromesso potrebbe pacificare gli animi, ma i due sono troppo diversi e ciò potrebbe creare problemi…insormontabili.
Quattro giovani di quattro nazionalità si incontrano in Germania prima della guerra. Il loro destino è di morire contemporaneamente in guerra in un isola dell'Egeo. l libro racconta le vite di quattro giovani uomini, tutti nati nel 1920, Godfrey (inglese), Rolf (tedesco), Marco (italiano) e Yiannis (greco) e delle loro famiglie. Marco eYiannis provengono dalla piccola isola di Leros, all'epoca parte delle isole del Dodecanneso governate dall'Italia. Si incontrano tutti nel 1936 al raduno della gioventù di Norimberga dove Godfrey fa visita a Rolf on nell'ambito di uno scambio studentesco e Marco è invitato a trovare il suo secondo cugino, Rolf, insieme al suo amico Yiannis. Quando scoppia la guerra i quattro si mettono al servizio delle loro nazioni in vari campi di battaglia. Nel 1943, l'Italia passa con gli Alleati e le loro vite si riuniscono di nuovo quando Yiannis, diventato un marinaio nell'importante cacciatorpediniere greco, ‘Queen Olga’, trasporta le truppe britanniche a Leros e incontra Godfrey, ora un membro del British Long Range Desert Group, e Marco, in servizio per l'esercito italiano a Leros. Rolf, ora di base in Grecia come pilota di bombardieri ha in sorte di lanciare una delle bombe che affonda l'Olga e, come atto finale prima che il suo aereo precipiti, di mitragliare la batteria antiaerea di Marco.
Un alieno sta visitando la Terra attraverso una proiezione astrale quando involontariamente assiste a un omicidio. Ora deve affrontare due problemi: deve riferire il crimini alle autorità? E se sì, in che modo?Wesley Stoneham, un avvocato e un politico molto ambizioso, ha appena ucciso sua moglie in un impeto di rabbia. Ora sta pianificando di incolpare un innocente ma non sa che c'è stato un testimone dell'omicidio: un alieno invisibile che, attraverso una proiezione astrale sta visitando la Terra. ORa l'alieno ha due problemi; deve riferire il crimine alle autorità? e se sì, come?
It is for all the people dreaming of meeting the right one on a wonderful heel 12 boot. She is Isabelle: thirty-four years old, a historic boyfriend and she owns a shoe boutique. He is Matthew: fifty years old, a historic girlfriend, he is about to marry he and he manages a restaurant. The streets of Isabelle and Matthew cross briefly (it's a lively bickering, they hate themselves instantly) in a crowded area at the JFK airport in New York, to split up, to their great relief. But, once landed and discovered with disappointment of having exchanged cell phones during the collision, fate will make them meet again. On the backdrop of an overwhelmingly romantic Paris, animated by unforgettable characters – from Marcus, Matthew's eccentric friend, to Marta, his girlfriend, perfect and hysterical, Isabelle and Matthew find themselves involved in an intoxicating circle where it will be very difficult not to fall (from a heel 12) into the arms of love..It is for all the people dreaming of meeting the right one on a wonderful heel 12 boot. She is Isabelle: thirty-four years old, a historic boyfriend and she owns a shoe boutique. He is Matthew: fifty years old, a historic girlfriend, he is about to marry he and he manages a restaurant. The streets of Isabelle and Matthew cross briefly (it's a lively bickering, they hate themselves instantly) in a crowded area at the JFK airport in New York, to split up, to their great relief. But, once landed and discovered with disappointment of having exchanged cell phones during the collision, fate will make them meet again. On the backdrop of an overwhelmingly romantic Paris, animated by unforgettable characters – from Marcus, Matthew's eccentric friend, to Marta, his girlfriend, perfect and hysterical, Isabelle and Matthew find themselves involved in an intoxicating circle where it will be very difficult not to fall (from a heel 12) into the arms of love.
Benvenuti. Questa è una semplice raccolta di incubi, non ha grandi pretese se non farvi entrare nelle pieghe della mia mente. Credo che tutti noi abbiamo avuto degli incubi, sia a occhi aperti sia a occhi chiusi; be’, io sono una super specialista degli incubi a occhi chiusi. Gli incubi a occhi chiusi sono la mia personale maledizione: li ho da sempre, sin da piccola, e non ho mai capito il motivo. La mia infanzia è sempre stata legata alla paura che qualcosa di catastrofico stesse per succedere, a me o alle persone che amavo. Avevo spesso sensazioni tipo quell’aria fredda che ti provoca il brivido dietro il collo, quella mano viscida e gelida che ti tocca la schiena e ti fa trasalire, sbigottita; molto spesso vedevo tutto nero e in seguito a ciò dovevo andare a dormire. Appena entravo nella cameretta avevo paura di quello che sarebbe stato chiudendo gli occhi. Durante l’adolescenza le cose non sono migliorate: sognavo e mi svegliavo tremante e sudata. Benvenuti. Questa è una semplice raccolta di incubi, non ha grandi pretese se non farvi entrare nelle pieghe della mia mente. Credo che tutti noi abbiamo avuto degli incubi, sia a occhi aperti sia a occhi chiusi; be’, io sono una super specialista degli incubi a occhi chiusi. Gli incubi a occhi chiusi sono la mia personale maledizione: li ho da sempre, sin da piccola, e non ho mai capito il motivo. La mia infanzia è sempre stata legata alla paura che qualcosa di catastrofico stesse per succedere, a me o alle persone che amavo. Avevo spesso sensazioni tipo quell’aria fredda che ti provoca il brivido dietro il collo, quella mano viscida e gelida che ti tocca la schiena e ti fa trasalire, sbigottita; molto spesso vedevo tutto nero e in seguito a ciò dovevo andare a dormire. Appena entravo nella cameretta avevo paura di quello che sarebbe stato chiudendo gli occhi. Durante l’adolescenza le cose non sono migliorate: sognavo e mi svegliavo tremante e sudata.Dopo una nottata così dovevo come tutti affrontare la vita, ma ero piena di dubbi sul futuro, e ogni volta che avevo una scelta da fare gli incubi peggioravano. La mia vita diventava un inferno, mi chiudevo in me stessa e mi chiedevo sempre a che punto fossi, dove fossi e dove volessi andare. Con il tempo ho imparato a scrivere i miei sogni per cercare di capirli, mentre su un altro foglio scrivo i miei desideri per vedere se si avverano. Quest’ultima idea mi ha aiutato in più di un’occasione a fare chiarezza, ma ora torniamo agli incubi.Ho pensato di raccontarvi tutti i miei incubi romanzandoli e legandoli uno dietro l’altro per regalarvi la collezione di tutti i brividi agghiaccianti che ho provato. Scusate per il gelido regalo, ma la mia mente è un posto freddo e disordinato. È la mente di una donna, di una combattente che ha affrontato il male a viso aperto e che ha deciso di parlare.Le mie parole possono ogni tanto urtare gli animi più suscettibili, ma non sono né mi sento in alcun modo migliore di nessuno di voi. Voi vedete il mondo attraverso i vostri filtri e la vostra sensibilità; io invece uso la mia. Cerco di usare il terzo occhio per creare una visione di un futuro più fertile e proficuo, dopo tutte le avventure che ho passato nella vita. Provo a vedere un futuro pieno di sogni, di studi e di viaggi… Vi ricordo che i sogni sono desideri; ora torniamo però agli incubi. Siccome gli incubi a occhi chiusi sono la mia specialità da sempre, i motivi di questo fenomeno sono molteplici… e forse il più importante è questo: ho pazienza ma sono anche una persona emotiva e sensibile; nel corso della vita ho avuto le tante schegge nei piedi e i miei periodi bui. Ho sempre però cercato la luce per illustrare questa parte della mia vita, e adesso vi metterò al corrente della mia poesia preferita: La scala di cristallo.
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