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Dana Lyons
Su una stazione spaziale segreta, un drago mutaforma assetato di sangue sta facendo una strage – almeno fino a quando Dreya e la sua squadra non si mettono in mezzo. Benvenuti all'anticamera dell'inferno: Draco Station. Draco Station, un'installazione ultra segreta sul pianeta Draco Prime, dove l'estrazione del Vulkillium è un affare da miliardi di dollari. Ma per lavorare la sua superficie hai bisogno di un tipo speciale di umano: un Draco Demone. Quando i corpi iniziano ad accumularsi nella stazione spaziale, Dreya Love e il suo team cominciano a indagare, e si trovano faccia a faccia con il Dr. Anthony Lazar. Il Dr. Lazar è geniale. Sfortunatamente per l'umanità, è anche pazzo. Ha una sua visione del futuro dell'umanità e gli strumenti per attuare i suoi ideali contorti. Dopotutto, è più intelligente di Dio. Un pazzo, un drago con sogni di sangue e fuoco e uno sceriffo con un conto in sospeso –tutti complicano la ricerca di risposte. Se Dreya non starà attenta, lei e il suo team potrebbero finire morti… o peggio. Segui l'agente speciale Dreya Love e i suoi uomini, Rhys Morgan e Quinn Kingston mentre le loro vite cambiano e si intrecciano… per sempre… in modi che non avrebbero mai potuto immaginare!
Alessandra Grosso
Benvenuti. Questa è una semplice raccolta di incubi, non ha grandi pretese se non farvi entrare nelle pieghe della mia mente. Credo che tutti noi abbiamo avuto degli incubi, sia a occhi aperti sia a occhi chiusi; be’, io sono una super specialista degli incubi a occhi chiusi. Gli incubi a occhi chiusi sono la mia personale maledizione: li ho da sempre, sin da piccola, e non ho mai capito il motivo. La mia infanzia è sempre stata legata alla paura che qualcosa di catastrofico stesse per succedere, a me o alle persone che amavo. Avevo spesso sensazioni tipo quell’aria fredda che ti provoca il brivido dietro il collo, quella mano viscida e gelida che ti tocca la schiena e ti fa trasalire, sbigottita; molto spesso vedevo tutto nero e in seguito a ciò dovevo andare a dormire. Appena entravo nella cameretta avevo paura di quello che sarebbe stato chiudendo gli occhi. Durante l’adolescenza le cose non sono migliorate: sognavo e mi svegliavo tremante e sudata. Benvenuti. Questa è una semplice raccolta di incubi, non ha grandi pretese se non farvi entrare nelle pieghe della mia mente. Credo che tutti noi abbiamo avuto degli incubi, sia a occhi aperti sia a occhi chiusi; be’, io sono una super specialista degli incubi a occhi chiusi. Gli incubi a occhi chiusi sono la mia personale maledizione: li ho da sempre, sin da piccola, e non ho mai capito il motivo. La mia infanzia è sempre stata legata alla paura che qualcosa di catastrofico stesse per succedere, a me o alle persone che amavo. Avevo spesso sensazioni tipo quell’aria fredda che ti provoca il brivido dietro il collo, quella mano viscida e gelida che ti tocca la schiena e ti fa trasalire, sbigottita; molto spesso vedevo tutto nero e in seguito a ciò dovevo andare a dormire. Appena entravo nella cameretta avevo paura di quello che sarebbe stato chiudendo gli occhi. Durante l’adolescenza le cose non sono migliorate: sognavo e mi svegliavo tremante e sudata.Dopo una nottata così dovevo come tutti affrontare la vita, ma ero piena di dubbi sul futuro, e ogni volta che avevo una scelta da fare gli incubi peggioravano. La mia vita diventava un inferno, mi chiudevo in me stessa e mi chiedevo sempre a che punto fossi, dove fossi e dove volessi andare. Con il tempo ho imparato a scrivere i miei sogni per cercare di capirli, mentre su un altro foglio scrivo i miei desideri per vedere se si avverano. Quest’ultima idea mi ha aiutato in più di un’occasione a fare chiarezza, ma ora torniamo agli incubi.Ho pensato di raccontarvi tutti i miei incubi romanzandoli e legandoli uno dietro l’altro per regalarvi la collezione di tutti i brividi agghiaccianti che ho provato. Scusate per il gelido regalo, ma la mia mente è un posto freddo e disordinato. È la mente di una donna, di una combattente che ha affrontato il male a viso aperto e che ha deciso di parlare.Le mie parole possono ogni tanto urtare gli animi più suscettibili, ma non sono né mi sento in alcun modo migliore di nessuno di voi. Voi vedete il mondo attraverso i vostri filtri e la vostra sensibilità; io invece uso la mia. Cerco di usare il terzo occhio per creare una visione di un futuro più fertile e proficuo, dopo tutte le avventure che ho passato nella vita. Provo a vedere un futuro pieno di sogni, di studi e di viaggi… Vi ricordo che i sogni sono desideri; ora torniamo però agli incubi. Siccome gli incubi a occhi chiusi sono la mia specialità da sempre, i motivi di questo fenomeno sono molteplici… e forse il più importante è questo: ho pazienza ma sono anche una persona emotiva e sensibile; nel corso della vita ho avuto le tante schegge nei piedi e i miei periodi bui. Ho sempre però cercato la luce per illustrare questa parte della mia vita, e adesso vi metterò al corrente della mia poesia preferita: La scala di cristallo.
Manuele Migoni
Attraverso il filtro allegorico del racconto, l'autore indaga sui risvolti sistematici della realtà, nel tentativo di rappresentarla nella sua forma più alta, più vera.Larry Belfiori, ex ufficiale della Royal Marines ora al soldo dei servizi segreti, è in trattative con Riley Webb, un individuo proveniente dai sobborghi della Londra più criminale. Trappole, depistaggi, complicità, sono all'ordine del giorno. Apparentemente, la finalità di tutto ciò sarebbe quella di rafforzare e direzionare poteri, corrispondere a richieste e esigenze, ottenere dei vantaggi. Ma quando tutto è ormai infiltrato, quando il mondo, paradossalmente, è ancora governato da ristretti circuiti familiari, quando alcune entità, all'occorrenza, reclutano e ricattano inermi personaggi, quando a esserne devianti non sono il potere, ma gli uomini che ne fanno parte, dove potrebbe trovarsi la soluzione se non dall'interno di quegli stessi circuiti e entità?
Charley Brindley
Bell Casper sta partecipando a un gioco furtivo presso il Blue Parrot, un bar chic di Manhattan che serve i ricchi in cerca di piacere. Il gioco sembra oscuro, e forse lo è. Leticia pretende di essere la sua assistente. Lei ha ventiquattro anni e lui ventisette. Il loro rapporto non è chiaro. Gigi è una bella ragazza bionda di venticinque anni. Anche lei lavora fuori dal bar, gestendo il proprio racket. E’ attratta Bell, ma non capisce perché lui e Leticia stiano assieme, o quale gioco l’uomo stia giocando. E’ determinata a risolvere entrambi i misteri.
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