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”Vracali sme sa. Uplynul iba jeden náš solárny rok, odkedy sme boli donútení v zhone opustiť planétu, ale pre nich uplynulo 3600 pozemských rokov. Kto vedel, čo nás očakávalo?”Nibiru, dvanásta planéta našej slnečnej sústavy má mimoriadne elipsovitú obežnú dráhu, retrográdnu a oveľa väčšiu oproti všetkým ostatným planétam. Aj preto jedno otočenie okolo Slnka trvá 3 600 rokov. Obyvatelia planéty, využívajúc toto cyklické približovanie sa nás už stovky tisícok rokov systematicky navštevovali a pri každej svojej návšteve ovplyvnili kultúru, poznatky, technológiu a dokonca aj evolúciu ľudskej rasy. Naši predkovia ich volali rôznymi menami, ale meno, ktoré ich zosobňuje najlepšie, je ”Bohovia”. Azakis a Petri, dvaja sympatickí obyvatelia tejto zvláštnej planéty, sa na palube svojej kozmickej lode Theos vracajú na Zem, aby znovu získali tajomný a veľmi vzácny náklad, ktorý tu ostal schovaný po ich poslednej návšteve. Strhujúci, duchaplný príbeh, ale aj príbeh plný napätia a historických faktov, ktorý by ste si mohli obľúbiť.
En el año 1933, se captura en Italia un platillo volante que ha caído a tierra. A bordo hay tres cadáveres humanos. Para Marconi son marcianos, pero no sabe que los manuales del disco se han escrito en inglés; en cambio, para Mussolini, se trata de un producto de la ingeniería militar británica. Es solo el inicio de unos acontecimientos dramáticos que se desarrollarán en otros planetas y en la Tierra del futuro.Esta novela, en su primera edición, quedó ganadora del Premio Creativa VI edición, 2012, en la categoría de narrativa impresa. La acción se divide en dos partes. La primera se inicia en el año 1933. Se captura en Italia un platillo volante que ha caído a tierra. A bordo hay tres cadáveres humanos. Para Marconi son marcianos, pero no sabe que los manuales del disco se han escrito en inglés; en cambio, para Mussolini, se trata de un producto de la ingeniería militar británica. Es solo el inicio de unos acontecimientos dramáticos que se desarrollarán en otros planetas y en la Tierra del futuro. En el año 2113 ha partido la cronoastronave 22 que lleva una expedición científica al planeta Tinno, que orbita en torno a Beta Centauri, donde una guerra de aniquilación entre dos estados, regidos por dictaduras similares respectivamente a la estalinista y nazifascista terrestres, ha causado el fin de la civilización tinniana; el objetivo de los equipos es recoger vestigios de esta. Mussolini crea un grupo de investigación esperando que Italia llegue a producir, “como la Gran Bretaña”, aeronaves similares al disco. Llevando Hitler unos pocos meses en el poder en Alemania, una compañía de paracaidistas alemanes, matando despiadadamente a todos los milicianos fascistas que custodiaban el disco, roba las partes transportables y los misiles que porta la aeronave del futuro, que incluyen dos potentes bombas disgregadoras. Gracias a estudios de ingeniería inversa, los nazis fabrican armas y vehículos que les llevarán en 1939 a conquistar el mundo…En la segunda parte, los cronoastronautas y científicos de la nave 22 deciden cambiar la suerte de Tinno evitándoles la guerra de aniquilación que había acabado con sus habitantes. La cronoastronave llega por tanto al pasado de ese planeta en el cual las dos dictaduras enemigas están por el momento en una especie de “guerra fría”. Con varias iniciativas que hacen que a los tinnianos les parezcan intervenciones sobrenaturales, los protagonistas y algunos aliados autóctonos tratan de salvar ese mundo evitando una guerra de verdad, de derrocar las dictaduras y de educar a Tinno en la ética personalista y la democracia. Meses después, dejando el mando a sus amigos alienígenas, los cronoastronautas, se despiden y saltan al futuro del planeta para comprobar los resultados de su acción benéfica a largo plazoy…El mal, cuya cusa metafísica resulta incomprensible, tal vez sea el más importante de los “personajes” de esta novela coral en la cual el lector también encuentra el “pecado original”.
L’autore aveva scritto questi due racconti lunghi, giunti ormai, con varianti, alla terza edizione, nel 1994 e nel 1995, di poco anteriormente al sorgere della moda del giallo e poliziesco italiani. Sono opere basate sulle figure di Vittorio D’Aiazzo, commissario e poi vice questore, e di Ranieri Velli, suo aiutante e amico, personaggi che, l'uno o entrambi, ritornano in altri romanzi e racconti di Guido Pagliarino: è uscito da poco per i tipi dell'Editrice Genesi l'ultimo romanzo sul personaggio D’Aiazzo, il prequel ”L'ira dei vilipesi”. In tutti questi lavori si può notare attenzione per le psicologie e gli ambienti, questi del passato più o meno recente. Ne erano e sono destinatari i lettori di narrativa in generale che, pur non disdegnando opere che trattino di delitti, non abbiano gusti alla paprika; non ci si aspetti dunque racconti alla Raymond Chandler o James Ellroy o, per stare in Europa, alla Manuel Vazquez Montalban.Dalla prefazione dell’autore: Avevo scritto questi due racconti lunghi, o romanzi brevi, nel 1994 e nel 1995, di poco anteriormente al sorgere della moda del giallo e poliziesco italiani, lavori basati sulle figure di Vittorio D’Aiazzo, commissario e poi vice questore, e di Ranieri Velli, suo aiutante e amico, personaggi che, l'uno o entrambi, ritornano in altri miei romanzi e racconti; l'ultimo romanzo sul D'Aiazzo è uscito, per i tipi dell'Editrice Genesi (2017) e di Tektime Editore (2018), rispettivamente in formato cartaceo e nei formati e-book: è il prequel ”L'ira dei vilipesi” ambientato durante le 4 Giornate di Napoli nel 1943. Sempre, in questi lavori ho prestato in primo luogo attenzione alle psicologie e agli ambienti, questi tutti del passato più o meno recente con qualche nostalgia per quella Torino della mia adolescenza e giovinezza che più non esiste. Ne erano e sono destinatari i lettori di narrativa in generale che, pur non disdegnando opere che trattino di delitti, non abbiano gusti alla paprika; non ci si aspetti dunque racconti alla Raymond Chandler o James Ellroy o, restando in Europa, alla Manuel Vazquez Montalban; ma neppure, d'altro canto, si attendano indagini arzigogolate, ben poco verosimili, come quelle ideate da Agatha Christie. L’azione del paio di racconti inclusi in questo libro si svolge in un periodo ancora pre-cibernetico, tra la fine degli anni ’50 e l’inizio dei ’60 dello scorso secolo […]. Era un’epoca in cui non c’erano ancora il personal computer e il telefonino, tutte le famiglie avevano la radio ma pochissime la televisione, in bianco e nero, canale RAI unico: però senza pubblicità, a parte il simpatico e oggidì quasi leggendario “Carosello”. Una Torino, insomma, in cui un investigatore poteva ancora operare quasi come i suoi colleghi dei gialli e polizieschi classici europei anni ’20-50. Nel primo racconto, ”D'Aiazzo e il mostro a tre braccia”, viene picchiato a morte da ignoti un antiquario e restauratore torinese, Tarcisio Benvenuto, uomo dal fisico deforme che, alla nascita, era stato abbandonato dall’ignota madre ed esposto alla carità delle suore d’un istituto religioso torinese. Dal nulla, lavorando senza posa era divenuto proprietario d’un negozio all’ingrosso e al dettaglio in zona Porta Palazzo […]. Nel secondo racconto, ”D'Aiazzo e i satanassi”, steso a terra sul proprio sangue è ritrovato per istrada, da una camionetta della Polizia, il cadavere d’un attempato piccolo industriale, il commendator Paolo Verdi, il cui giovane figlio Carlo, dottore in psicologia, è in prigione in attesa di giudizio, accusato di violenza carnale a Giuseppina Corsati, dattilografa del padre poco più che adolescente; ma egli dichiara al commissario D’Aiazzo d’essere privo di colpa. In carcere è fatto oggetto di brutalizzazioni da parte di altri detenuti […]. Di certo la deflorazione di Giuseppina c’è stata, ne presenta i segni, però non potrebbe, forse, la famiglia di lei aver architettato la violenza per averne un risarcimento finanziario? […]. Intervengono nella storia il poco intelligente Carlone che aveva avuto in passato nascosti legami con papà Verdi, e un filosofo libero docente all’Università di Torino ed ex ufficiale nella Repubblica di Salò, presso il cui fratello, che ben diversamente era stato membro del Comitato di Liberazione Nazionale, lavora quale cameriera l’ambigua Luciana Corsati, madre di Giuseppina. Dal profondo della vicenda affiorano anche parlamentari tutt’altro che adamantini e, a un certo punto, ne emana una sulfurea esalazione infernale che il commissario ventilerà riuscendo, o quasi, a fare giustizia.
How to describe the Great Ski-Lift?A colossal and audacious high-altitude defying network. A system formed by ski-lifts and cable-ways linking an infinite number of possible lines and points across the Sierra mountain chain.Our journey begins with Oskar entering the symbolic realm: a deserted forecourt in the remote village of Valle Chiara the site for reaching altitude and the Great Ski-Lift. The Protagonist is forced on an endless ascent; along the journey primordial figures are keen to make themselves known. Our story unfolds along the serpentine routes of the Great Circuit… Stark mountain landscapes paint a world of dazzling white, one where everything is bound by a perennial winter. Oskar is left with only one choice, to move NORTH… An escape diary from the KNOWN. A journey that Dante could never write because the Alter-Ego had not yet discovered….How to describe the Great Ski-Lift?A colossal and audacious high-altitude defying network. A system formed by ski-lifts and cable-ways linking an infinite number of possible lines and points across the Sierra mountain chain.Our journey begins with Oskar entering the symbolic realm: a deserted forecourt in the remote village of Valle Chiara the site for reaching altitude and the Great Ski-Lift. The Protagonist is forced on an endless ascent; along the journey primordial figures are keen to make themselves known. Our story unfolds along the serpentine routes of the Great Circuit… Stark mountain landscapes paint a world of dazzling white, one where everything is bound by a perennial winter. Oskar is left with only one choice, to move NORTH… An escape diary from the KNOWN. A journey that Dante could never write because the Alter-Ego had not yet discovered…
VOLUMI 3/3 Po sikur dhe ne, mos të ishim gjë tjetër veçse personazhe të thjeshtë të një romani spektakular të titulluar ”Njeriu”? Në këtë episod të tretë të serisë ”Aventurat e Azakisit dhe Petrit”, të dy miqtë tanë simpatikë të Nibirut do të duhet të përballen me një rrezik të llahtarshëm që vjen nga hapësira kozmike. Por këtë herë, forcat dhe teknologjia e tyre e jashtëzakonshme mund të mos jenë të mjaftueshme. Dhe nëse ndihma do të vinte nga një burim absolutisht i paparashikueshëm? Kthesa të papritura, zbulime dhe rishtjellime të ngjarjeve dhe momenteve historike e mbajnë lexuesin me frymën pezull deri në rreshtin e fundit të romanit.
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