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Giovanni Odino
Edoardo está volando sobre los viñedos del Oltrepò Pavese, pulverizando un pesticida, cuando, por una distracción durante una maniobra, se precipita en el jardín de la casa de Carlotta. Se inicia una relación cargada de pasión y erotismo entre el piloto y la mujer, pero con fases alternas. Carlotta, liberada de un matrimonio infeliz, se confía a prácticas de dudosa eficacia para retener lo que considera un regalo caído del cielo. Edoardo descubre que los rumores y las supersticiones de los paisanos atribuyen a la mujer la culpa de dos hechos de sangre ocurridos en el pasado y decide investigar. La historia se enlaza con las experiencias eróticas, pasionales y culinarias del protagonista y de los otros personajes, en un ambiente popular y rural.
Amy Blankenship
Damon ist aus einem Grund mit seinen Brüdern zusammengezogen… die Frau, die ihn aufgespießt und halb tot liegen gelassen hatte, lebt dort unter dem Schutz der Vampire. Als sie Alicias Leben öfter retten, als er überhaupt zählen kann, entscheidet Damon, dass sie jemand kontrollieren muss, bevor die kleine Katze einen Weg findet, ihm zu entkommen, indem sie sich selbst umbringen lässt. Eifersucht wird ein gefährliches Spiel, wenn sie läufig wird und mehr als nur Monster anzieht.Alicia Wilder hat es satt, von ihren überfürsorglichen Brüdern vor der Welt versteckt zu werden. Als sie versucht, zu beweisen, dass sie mit dem Vampirkrieg umgehen kann, wird sie verletzt, gebissen, geküsst, auf sie wird geschossen und, absurd genug, lebt sie letztendlich mit drei sehr sexy Vampiren, von denen einer derjenige ist, der den Krieg überhaupt erst begonnen hat. Als sie erkennt, dass sie als Formwandlerin läufig wird, erkennt Alicia dass ihr Sicherheitsdenken vielleicht ihr Ende bedeutet.Damon ist aus einem Grund mit seinen Brüdern zusammengezogen… die Frau, die ihn aufgespießt und halb tot liegen gelassen hatte, lebt dort unter dem Schutz der Vampire. Als sie Alicias Leben öfter retten, als er überhaupt zählen kann, entscheidet Damon, dass sie jemand kontrollieren muss, bevor die kleine Katze einen Weg findet, ihm zu entkommen, indem sie sich selbst umbringen lässt. Eifersucht wird ein gefährliches Spiel, wenn sie läufig wird und mehr als nur Monster anzieht.
Amy Blankenship
Kat Santos non vedeva il proprietario del Night Light da anni. Finché Quinn non decide improvvisamente di rapirla e la accusa di averlo incastrato per gli omicidi dei vampiri. Realizzando che il nemico si sta prendendo gioco di loro, le due famiglie uniscono le proprie forze per impedire ai vampiri di terrorizzare la città.Quinn Wilder l'aveva guardata con gli occhi affamati di un puma dal giorno in cui era nata. Quando lei divenne adolescente, la tentazione di rivendicarla come compagna divenne rapidamente un ostacolo tra lui e i fratelli iperprotettivi di lei. Quando i loro padri si uccisero a vicenda in battaglia, i legami tra le due famiglie furono interrotti e lei fu portata al sicuro lontano da lui. Seguendola da lontano, Quinn scopre che la guerra tra vampiri ha i suoi lati positivi, quando lei dimentica di stare lontana.Kat Santos non vedeva il proprietario del Night Light da anni. Finché Quinn non decide improvvisamente di rapirla e la accusa di averlo incastrato per gli omicidi dei vampiri. Realizzando che il nemico si sta prendendo gioco di loro, le due famiglie uniscono le proprie forze per impedire ai vampiri di terrorizzare la città. Mentre la guerra sotterranea impazza, le fiamme del desiderio fanno altrettanto, quando quello che era iniziato come un sequestro di persona si trasforma rapidamente in un pericoloso gioco di seduzione.
Guido Pagliarino
L’autore aveva scritto questi due racconti lunghi, giunti ormai, con varianti, alla terza edizione, nel 1994 e nel 1995, di poco anteriormente al sorgere della moda del giallo e poliziesco italiani. Sono opere basate sulle figure di Vittorio D’Aiazzo, commissario e poi vice questore, e di Ranieri Velli, suo aiutante e amico, personaggi che, l'uno o entrambi, ritornano in altri romanzi e racconti di Guido Pagliarino: è uscito da poco per i tipi dell'Editrice Genesi l'ultimo romanzo sul personaggio D’Aiazzo, il prequel ”L'ira dei vilipesi”. In tutti questi lavori si può notare attenzione per le psicologie e gli ambienti, questi del passato più o meno recente. Ne erano e sono destinatari i lettori di narrativa in generale che, pur non disdegnando opere che trattino di delitti, non abbiano gusti alla paprika; non ci si aspetti dunque racconti alla Raymond Chandler o James Ellroy o, per stare in Europa, alla Manuel Vazquez Montalban.Dalla prefazione dell’autore: Avevo scritto questi due racconti lunghi, o romanzi brevi, nel 1994 e nel 1995, di poco anteriormente al sorgere della moda del giallo e poliziesco italiani, lavori basati sulle figure di Vittorio D’Aiazzo, commissario e poi vice questore, e di Ranieri Velli, suo aiutante e amico, personaggi che, l'uno o entrambi, ritornano in altri miei romanzi e racconti; l'ultimo romanzo sul D'Aiazzo è uscito, per i tipi dell'Editrice Genesi (2017) e di Tektime Editore (2018), rispettivamente in formato cartaceo e nei formati e-book: è il prequel ”L'ira dei vilipesi” ambientato durante le 4 Giornate di Napoli nel 1943. Sempre, in questi lavori ho prestato in primo luogo attenzione alle psicologie e agli ambienti, questi tutti del passato più o meno recente con qualche nostalgia per quella Torino della mia adolescenza e giovinezza che più non esiste. Ne erano e sono destinatari i lettori di narrativa in generale che, pur non disdegnando opere che trattino di delitti, non abbiano gusti alla paprika; non ci si aspetti dunque racconti alla Raymond Chandler o James Ellroy o, restando in Europa, alla Manuel Vazquez Montalban; ma neppure, d'altro canto, si attendano indagini arzigogolate, ben poco verosimili, come quelle ideate da Agatha Christie. L’azione del paio di racconti inclusi in questo libro si svolge in un periodo ancora pre-cibernetico, tra la fine degli anni ’50 e l’inizio dei ’60 dello scorso secolo […]. Era un’epoca in cui non c’erano ancora il personal computer e il telefonino, tutte le famiglie avevano la radio ma pochissime la televisione, in bianco e nero, canale RAI unico: però senza pubblicità, a parte il simpatico e oggidì quasi leggendario “Carosello”. Una Torino, insomma, in cui un investigatore poteva ancora operare quasi come i suoi colleghi dei gialli e polizieschi classici europei anni ’20-50. Nel primo racconto, ”D'Aiazzo e il mostro a tre braccia”, viene picchiato a morte da ignoti un antiquario e restauratore torinese, Tarcisio Benvenuto, uomo dal fisico deforme che, alla nascita, era stato abbandonato dall’ignota madre ed esposto alla carità delle suore d’un istituto religioso torinese. Dal nulla, lavorando senza posa era divenuto proprietario d’un negozio all’ingrosso e al dettaglio in zona Porta Palazzo […]. Nel secondo racconto, ”D'Aiazzo e i satanassi”, steso a terra sul proprio sangue è ritrovato per istrada, da una camionetta della Polizia, il cadavere d’un attempato piccolo industriale, il commendator Paolo Verdi, il cui giovane figlio Carlo, dottore in psicologia, è in prigione in attesa di giudizio, accusato di violenza carnale a Giuseppina Corsati, dattilografa del padre poco più che adolescente; ma egli dichiara al commissario D’Aiazzo d’essere privo di colpa. In carcere è fatto oggetto di brutalizzazioni da parte di altri detenuti […]. Di certo la deflorazione di Giuseppina c’è stata, ne presenta i segni, però non potrebbe, forse, la famiglia di lei aver architettato la violenza per averne un risarcimento finanziario? […]. Intervengono nella storia il poco intelligente Carlone che aveva avuto in passato nascosti legami con papà Verdi, e un filosofo libero docente all’Università di Torino ed ex ufficiale nella Repubblica di Salò, presso il cui fratello, che ben diversamente era stato membro del Comitato di Liberazione Nazionale, lavora quale cameriera l’ambigua Luciana Corsati, madre di Giuseppina. Dal profondo della vicenda affiorano anche parlamentari tutt’altro che adamantini e, a un certo punto, ne emana una sulfurea esalazione infernale che il commissario ventilerà riuscendo, o quasi, a fare giustizia.
Ruthy Garcia
Gracias por acompañarme al final del pasillo, el paseo fue algo perturbador en la primera entrega de El Lapso, ahora quiero que me acompañes en esta Búsqueda, pero esta vez el final lo elijo yo.Parece que estoy sumida en un nido de recuerdos inconclusos, tengo frescos en la memoria aquellos momentos excitantes junto a él, era inevitable, Sir Arthur, más que un caballero, fue lo mejor que ha pasado por mi vida, pero de qué manera, era toda una fantasía. Me vi entre sentimientos contradictorios por cosas que realmente me abruman. Tampoco sé si seguirá siendo así toda la vida. Espero que lo que he aprendido en todo este tiempo sea el reflejo de algo verdaderamente emocionante, pero más que todo, algo que haya valido la pena, el pasado se ha mezclado con todo esto.Esto se ha salido de control, yo, una simple detective con problemas de baja estima, me veo envuelta en una situación un tanto extraña. Estuve hundida, perdida en un lapso del cual sin querer fui parte y, en cierto modo, también el centro. No lo niego, añoro los momentos en que bailábamos, extraño los momentos en los que sus largas conversaciones me giraban el cerebro y me hacían pensar si todo aquello era real, verdadero. “¿Lo estoy viviendo?, ¿es un sueño?, ¿soy Lara Nova?, ¿soy Klaire Morgan?”, me preguntaba. Pero la verdad es que la atrofiada vida que había llevado trajo como resultado la aventura de vivir durante esos meses junto a Sir Arthur Paradise, waoo, fue algo increíble, no puedo negar que sentí miedo, pánico, pero todo aquello era recompensado con sus halagos, con esa vida majestuosa que aparentaba llevar. Si digo que no lo extraño sería totalmente hipócrita, ¿quién no extrañaría los halagos, el trato adecuado de una persona que te ve con unos ojos equivocados? Entre la nostalgia recuerdo a Lara, siempre pensó que yo era ella, pero realmente no me siento mal del todo, creí que no iba a poder superarlo, me sometí a muchos cambios en mi vida, desde bajar varios kilos de peso hasta experimentar una nueva forma de vida, cirugías, todo para parecerme a ella, para lograr que él me mirara con esos ojos.Mas ahora, que enfrento una realidad tan terrible, me doy cuenta que de nada valió, que ha sido todo un engaño, que me he engañado a mí misma, pero no importa, la función debe continuar y qué mejor para continuar una función que ver la vida y la verdad a través de mis propios ojos, en otros ojos.
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