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Amy Blankenship
Damon a emménagé avec ses frères pour une seule raison… la fille qui l'avait poignardé et laissé pour mort vivait là, sous leur toit, et de plus, sous leur protection. Lorsqu'ils sauvent la vie d'Alicia, plus de fois qu'il ne saurait compter, Damon décide de la garder sous contrôle, avant que le petit chat qu'elle est ne trouve un moyen de lui échapper, et ne se fasse tuer. La jalousie devient un jeu dangereux en période de chaleur, et commence à attirer bien plus que de simples monstres.Alicia Wilder est lasse d'être protégée du monde extérieur par ses frères qui la couvent beaucoup trop. Tenter de prouver qu'elle peut faire gérer une guerre des vampires l'expose à des situations critiques : elle se fait attaquer, mordre, embrasser et tirer dessus, et assez bizarrement, finit par cohabiter avec trois vampires sexy en diable, dont l'un d'entre eux n'est autre que celui ayant provoqué la guerre de vampires. Lorsqu'elle entre en chaleur en tant que métamorphe, Alicia réalise que ce qui jusqu'ici la préservait du danger pourrait bien causer sa perte. Damon a emménagé avec ses frères pour une seule raison… la fille qui l'avait poignardé et laissé pour mort vivait là, sous leur toit, et de plus, sous leur protection. Lorsqu'ils sauvent la vie d'Alicia, plus de fois qu'il ne saurait compter, Damon décide de la garder sous contrôle, avant que le petit chat qu'elle est ne trouve un moyen de lui échapper, et ne se fasse tuer. La jalousie devient un jeu dangereux en période de chaleur, et commence à attirer bien plus que de simples monstres.
Guido Pagliarino
L’autore aveva scritto questi due racconti lunghi, giunti ormai, con varianti, alla terza edizione, nel 1994 e nel 1995, di poco anteriormente al sorgere della moda del giallo e poliziesco italiani. Sono opere basate sulle figure di Vittorio D’Aiazzo, commissario e poi vice questore, e di Ranieri Velli, suo aiutante e amico, personaggi che, l'uno o entrambi, ritornano in altri romanzi e racconti di Guido Pagliarino: è uscito da poco per i tipi dell'Editrice Genesi l'ultimo romanzo sul personaggio D’Aiazzo, il prequel ”L'ira dei vilipesi”. In tutti questi lavori si può notare attenzione per le psicologie e gli ambienti, questi del passato più o meno recente. Ne erano e sono destinatari i lettori di narrativa in generale che, pur non disdegnando opere che trattino di delitti, non abbiano gusti alla paprika; non ci si aspetti dunque racconti alla Raymond Chandler o James Ellroy o, per stare in Europa, alla Manuel Vazquez Montalban.Dalla prefazione dell’autore: Avevo scritto questi due racconti lunghi, o romanzi brevi, nel 1994 e nel 1995, di poco anteriormente al sorgere della moda del giallo e poliziesco italiani, lavori basati sulle figure di Vittorio D’Aiazzo, commissario e poi vice questore, e di Ranieri Velli, suo aiutante e amico, personaggi che, l'uno o entrambi, ritornano in altri miei romanzi e racconti; l'ultimo romanzo sul D'Aiazzo è uscito, per i tipi dell'Editrice Genesi (2017) e di Tektime Editore (2018), rispettivamente in formato cartaceo e nei formati e-book: è il prequel ”L'ira dei vilipesi” ambientato durante le 4 Giornate di Napoli nel 1943. Sempre, in questi lavori ho prestato in primo luogo attenzione alle psicologie e agli ambienti, questi tutti del passato più o meno recente con qualche nostalgia per quella Torino della mia adolescenza e giovinezza che più non esiste. Ne erano e sono destinatari i lettori di narrativa in generale che, pur non disdegnando opere che trattino di delitti, non abbiano gusti alla paprika; non ci si aspetti dunque racconti alla Raymond Chandler o James Ellroy o, restando in Europa, alla Manuel Vazquez Montalban; ma neppure, d'altro canto, si attendano indagini arzigogolate, ben poco verosimili, come quelle ideate da Agatha Christie. L’azione del paio di racconti inclusi in questo libro si svolge in un periodo ancora pre-cibernetico, tra la fine degli anni ’50 e l’inizio dei ’60 dello scorso secolo […]. Era un’epoca in cui non c’erano ancora il personal computer e il telefonino, tutte le famiglie avevano la radio ma pochissime la televisione, in bianco e nero, canale RAI unico: però senza pubblicità, a parte il simpatico e oggidì quasi leggendario “Carosello”. Una Torino, insomma, in cui un investigatore poteva ancora operare quasi come i suoi colleghi dei gialli e polizieschi classici europei anni ’20-50. Nel primo racconto, ”D'Aiazzo e il mostro a tre braccia”, viene picchiato a morte da ignoti un antiquario e restauratore torinese, Tarcisio Benvenuto, uomo dal fisico deforme che, alla nascita, era stato abbandonato dall’ignota madre ed esposto alla carità delle suore d’un istituto religioso torinese. Dal nulla, lavorando senza posa era divenuto proprietario d’un negozio all’ingrosso e al dettaglio in zona Porta Palazzo […]. Nel secondo racconto, ”D'Aiazzo e i satanassi”, steso a terra sul proprio sangue è ritrovato per istrada, da una camionetta della Polizia, il cadavere d’un attempato piccolo industriale, il commendator Paolo Verdi, il cui giovane figlio Carlo, dottore in psicologia, è in prigione in attesa di giudizio, accusato di violenza carnale a Giuseppina Corsati, dattilografa del padre poco più che adolescente; ma egli dichiara al commissario D’Aiazzo d’essere privo di colpa. In carcere è fatto oggetto di brutalizzazioni da parte di altri detenuti […]. Di certo la deflorazione di Giuseppina c’è stata, ne presenta i segni, però non potrebbe, forse, la famiglia di lei aver architettato la violenza per averne un risarcimento finanziario? […]. Intervengono nella storia il poco intelligente Carlone che aveva avuto in passato nascosti legami con papà Verdi, e un filosofo libero docente all’Università di Torino ed ex ufficiale nella Repubblica di Salò, presso il cui fratello, che ben diversamente era stato membro del Comitato di Liberazione Nazionale, lavora quale cameriera l’ambigua Luciana Corsati, madre di Giuseppina. Dal profondo della vicenda affiorano anche parlamentari tutt’altro che adamantini e, a un certo punto, ne emana una sulfurea esalazione infernale che il commissario ventilerà riuscendo, o quasi, a fare giustizia.
Guido Pagliarino
Nell'anno 1530 Paolo Grillandi, giudice pontificio presidente del tribunale secolare di Roma, svolge un'indagine sopra un torbido omicidio e un infame rapimento riuscendo, via, via, a illuminare oscure azioni di personaggi eccellenti dediti al satanismo, all'assassinio e alla sessualità più bestiale, e assicurando infine alla giustizia, ma non senza grave scotto personale, gli autori non d'uno soltanto, ma d'una lunga serie di delitti, individui scellerati che, secondo i criteri legali del tempo, saranno da lui condannati a morte sul rogo; ma intanto lunga, pericolosa, non priva di attentati alla sua vita è la strada che il magistrato deve percorrere. Parallelamente egli si converte da spietato cacciatore di streghe a uomo di dubbio e di compassione in seguito a certe esperienze e incontri.Nell’anno 1530 Paolo Grillandi, giudice pontificio presidente del tribunale secolare di Roma, svolge un’indagine sopra un torbido omicidio e un infame rapimento riuscendo, via, via, a illuminare oscure azioni di personaggi eccellenti dediti al satanismo, all’assassinio e alla sessualità più bestiale, e assicurando infine alla giustizia, ma non senza grave scotto personale, gli autori non d’uno soltanto ma d’una lunga serie di delitti, autori che, secondo i criteri legali del tempo, saranno da lui condannati a morte sul rogo; ma intanto lunga, pericolosa, non scevra di attentati alla sua vita è la strada che il magistrato deve percorrere per trovare le prove. Parallelamente egli si converte da spietato cacciatore di streghe a uomo di dubbio e di compassione in seguito a certe esperienze e incontri, in primo luogo grazie al giovane, coltissimo vescovo Micheli che, fra i pochi in quell’epoca tra gli ecclesiastici, combatte il fanatismo nel nome dell’amorevole Ragione divina. Nel clima della caccia alle streghe rinascimentale, tra vari colpi di scena fino alle ultime pagine, il lettore incontra, fra l’altro, un duello alla spada con il diavolo in persona, il sacco di Roma, filosofi e maghi gnostici, schiavi, briganti, santi e indemoniati, in un'Italia ormai prossima al Concilio di Trento, diversa da quella odierna eppure, per certi aspetti, simile. Agiscono nel romanzo, storico ma con aspetti polizieschi, grandi figure passate alla Storia e personaggi storici minori come l’avvocato Ponzinibio, avversario delle violenze attuate tanto dall’Inquisizione cattolica che dai tribunali religiosi protestanti e la cui immagine prelude, con grande anticipo, a quelle di avversari della pena di morte come il Beccaria; e figure reali come l’indemoniato Balestrini e il terribile inquisitore domenicano Spina. Lo stesso protagonista Grillandi è personaggio storico, anche se in realtà si trattò d'un fanatico avvocato accusatore di streghe e non d'un giudice pontificio. Fra i personaggi immaginari c'è Mora, giovane, sottomessa amante del giudice la quale nasconde tremendi, travagliati segreti, figura non secondaria visto che proprio da lei il magistrato riceve la piena soluzione del caso. Personaggi di fantasia sono inoltre l’ambiguo cavalier Rinaldi e il luciferino principe di Biancacroce, figura questa sempre incombente dallo sfondo e mai in primo piano come s’addice ai gran burattinai: una sorta di nascosto capo mafioso avente a suo vice il non occulto Rinaldi. Anche il vescovo Micheli è personaggio d’invenzione, tuttavia è immagine degli alti prelati realmente vissuti, Pole, Sadoleto e Morone che furono accusati d’eresia dall’Inquisizione perché predicavano la carità evangelica contro le violenze degl'inquisitori; e pure di fantasia sono i personaggi del parroco (piovano) di Grottaferrata, del sicario Trallo, dello spadaccino Fuentes Villata, del capo brigante e fratello di Marietta, del giudice Salati e del tenente Rissoni. Nel romanzo è richiamata la mentalità del XVI secolo, infatti, come gli storici ben sanno, nel guardare al passato bisogna tralasciare, il più possibile, il sentire contemporaneo, perché altrimenti si rischierebbero giudizi astorici; per esempio, la pena capitale, oggi, è normalmente giudicata cosa atroce, nel ‘500 e ancora per molto tempo era considerata ovvia punizione e si pensava che l’assassino pentito scontasse con la morte tutti i suoi peccati, salendo subito al Paradiso; così il personaggio del vescovo Micheli non arriva, pur nel suo idealismo, a opporsi alle condanne a morte di assassini, anzi approva la pena del rogo inflitta ai componenti la cosca criminale satanica scoperta e arrestata, verso la fine del romanzo, dal protagonista giudice Grillandi.Nota per la traduzione: L'opera originale in italiano ha volutamente, in qualche luogo, parole arcaiche, però l'autore ne ha steso anche una versione identica ma nella quale le parole antiquate sono sostituite da vocaboli contemporanei.
Antonina Lentini
Lei, ingenua barista di Hilo…Lui, sexy e dispotico vigile del fuoco…Lui non crede nell'amore, non più…Lei, vuole un'amore folle che le faccia perdere la testa…Quando Noele Lewis, giovane barista di Hilo, venne difesa per la prima volta da Cade Evans, sexy vigile del fuoco, si accorse di aver perso il controllo degli occhi, fissi sul suo scultoreo fisico, e della parola. Arrivata a casa si convinse che non fosse il ragazzo adatto a lei ma, durante un uscita con le sue migliori amiche, incontra Cade che la invita ad uscire con lui. Noele con il passare del tempo si accorge che Cade è tormentato dal passato e questo lo porterà a mantenere le distanze ma ben presto il giovane vigile del fuoco si accorgerà che Noele è una ragazza diversa da tutte le altre, provando sensazioni che non percepiva da tempo. Nello scoprire il vero Cade, Noele arriverà a testare i limiti del piacere erotico.
Danilo Clementoni
VOLUMEN 3/3 ¿Y si nosotros no fuésemos otra cosa que simples personajes de una inmensa novela titulada “El Hombre”? En este tercer episodio de la serie Las aventuras de Azakis y Petri, nuestros dos simpáticos habitantes de Nibiru deberán enfrentarse a una terrible amenaza proveniente del espacio profundo. Esta vez, sin embargo, sus fuerzas y su increíble tecnología podrían no ser suficientes. ¿Y si la ayuda llegase de una fuente totalmente inesperada? Golpes de efecto, revelaciones y relecturas de hechos y episodios históricos mantendrán al lector con el corazón en un puño hasta la última línea de la novela.¿Y si nosotros no fuésemos otra cosa que simples personajes de una inmensa novela titulada “El Hombre”? En este tercer episodio de la serie Las aventuras de Azakis y Petri, nuestros dos simpáticos habitantes de Nibiru deberán enfrentarse a una terrible amenaza proveniente del espacio profundo. Esta vez, sin embargo, sus fuerzas y su increíble tecnología podrían no ser suficientes. ¿Y si la ayuda llegase de una fuente totalmente inesperada? Golpes de efecto, revelaciones y relecturas de hechos y episodios históricos mantendrán al lector con el corazón en un puño hasta la última línea de la novela.
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