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Miti urbani e leggende di tutta l’America si condensano in questa raccolta di poesie. Per le sue pagine transitano diversi spettri, così come li invoca ed enumera il Chupacabra in uno dei poemi: “Creature della notte e del sole. Donna Velata, Muqui, Yasi Yeteré, Uomo Caimano, Kharisiri, Silbón, Vedova, Telesita, Curupira, Tata Duende, Cadejo, Giusto Giudice della Notte, Mona Bruja, Santa Morte, Demone di Dover, Wendigo, Ragazza della Sciarpa, Llorona. Creature dell’oltretomba, uniamoci in questa nuova era in cui l’umanità è degenerata ed è la feccia dell’universo”.
È la traduzione dal omonimo libro in russo dell’autore Olga Chernobryvets. Tutte le storie ascoltate da quelle persone che la circondano. Olga scrive in maniera concisa e breve ma profonda.
Dall’autore: Ringrazio di cuore tutti i miei eroi e porgo ringraziamento speciale a miei traduttori Alfredo Bertollo, Claudio Pozzani, Petrizia Monaco, Sivia Guerra, Antonella Frugone, Franca Pissinis. Auguro a tutti voi l’ispirazione creativa e la felicità.
Nuova edizione rivista dall'autore, in parte accorciata e un poco variata. La prima edizione era esattamente di 1000 versi e s'intitolava ”Centro Storico, racconto torinese in 1000 versi contro il razzismo”. Si tratta d'un poema epico, o racconto in versi come oggi più comunemente si dice, un racconto corale che si snoda in ”canti” intitolati a personaggi le cui vicende sono, direttamente o indirettamente, collegate. L’opera, scritta nell’anno 1990 anche se più volte rivista e qua e là variata dall’autore, si può leggere come un insieme di flash – quasi – storici su di un centro storico torinese oggi in notevole misura diverso. Nuova edizione rivista dall'autore e in parte variata e in parte accorciata. La prima edizione era esattamente di 1000 versi e s'intitolava ”Centro Storico, racconto torinese in 1000 versi contro il razzismo”. Si tratta d'un poema epico, o racconto in versi come oggi più comunemente si dice, un racconto corale che si snoda in ”canti” intitolati a personaggi le cui vicende sono, direttamente o indirettamente, collegate. L’opera, scritta nell’anno 1990 anche se più volte rivista e qua e là variata dall’autore, si può leggere come un insieme di flash – quasi – storici su di un centro storico torinese oggi in notevole misura diverso. Ne aveva scritto a suo tempo all'autore il compianto Giorgio Bárberi Squarotti: “Caro Pagliarino, ho letto con vivo interesse questa galleria di ritratti di personaggi di un quartiere torinese, quasi una specie di ”antologia di Spoon River” di vivi (con qualche morto), raccontata dall'autore – testimone nel verso di ampio respiro, ben modulato e scandito, da cui i volti umani, le tragedie, le situazioni paradossali e grottesche vengono fuori con efficace rilievo. Spesso l'attacco fa pensare a Pavese: con un che di ben più cupo e desolato, tuttavia.”
Уникальный проект «Русского Гулливера» в серии «GЕОГРАФИЯ ПЕРЕВОDА» представляет собой итало-русско-армянскую трилингву поэта и культуртрегера из Генуи. Лирика, оснащённая сложным метафорическим инструментом, импульсивность, стихийность, открытость, явно нарушающая наши представления о «засушенной», «интеллектуальной» поэзии Европы: стихи Клаудио Поццани напоминают нам о близости итальянской и русской ментальностей и очевидно должны найти отклик в сердце российского читателя. Творчество поэта представлено в России впервые.
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