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Guido Pagliarino
Nuova edizione riveduta e variata dall'autore rispetto alla prima edizione. Avventurosa vicenda dai risvolti magico-satanici e con aspetti polizieschi che si sviluppa attorno alla metà del I secolo fra Giudea, isola di Cipro e Asia Minore. Nuova edizione riveduta e variata dall'autore rispetto alla prima edizione. Avventurosa vicenda dai risvolti magico-satanici e con aspetti polizieschi che si sviluppa attorno alla metà del I secolo fra Giudea, isola di Cipro e Asia Minore: Nel 28 d. C. il ricco ebreo di Gerusalemme Gionata Paolo, divenuto cittadino romano grazie a una lauta donazione a un potente di Roma, è ucciso per istrada nella lontana città di Perge dove s'era recato per affari. Restano ignoti assassini e movente, né la forza pubblica locale, una centuria romana di ”vigili”, si preoccupa d'indagare: per quei poliziotti si tratta solamente d'uno degli innumerevoli omicidi senza testimoni che a quei tempi insanguinano le vie. È solo riferito alla vedova dell'ucciso e al figlio tredicenne Giovanni Marco che la borsa del morto non è stata sottratta. Essendo difficile pensare dunque a un omicidio per rapina, le domande che il giovanissimo erede si pone sono: Immorale concorrenza negli affari sino all'omicidio? Un banale litigio sulla via finito tragicamente? O uno di quei fanatici patrioti ebrei detti zeloti ha voluto punire il suo genitore perché era divenuto cittadino di Roma? Giovanni Marco vorrebbe cercare gli assassini ma ne è trattenuto dal divieto della madre, Maria, che non vuole che il suo unico, giovanissimo figlio rischi la vita. Per anni nulla accade, poi, una notte, Giovanni Marco fa un sogno: in un paesaggio irreale e inquietante, il suo defunto padre esce dal sottosuolo e gli domanda di rendere onore alla sua tomba nella città di Perge e di cercarvi chi lo uccise. Il sogno è premonitore, il giovane è infatti invitato ad accompagnare il cugino Barnaba e l’amico di questi Paolo in un lungo viaggio che toccherà anche Perge. Dopo alterne vicende, il trio giunge a Pafos, capitale di Cipro, in cui, presso il palazzo del proconsole senatorio di Roma Sergio Paolo prospera il mago Elimas, consigliere dello stesso e satanico individuo, già allievo di Simon mago di Samaria. Elimas provoca Paolo con false accuse, questi reagisce e lo sconfigge in un duello magico-psichico. Il proconsole, appurata la mala fede del mago, lo esilia, e il diabolico fugge a Perge, sua città natale. Marco e i suoi compagni s’imbarcano anch'essi alla volta di quella città. Qui, nel locale cimitero, il giovane e il cugino scoprono che la tomba di Gionata è stata violata e che manca il cranio del defunto; e vedono, poco dopo, proprio il loro nemico Elimas correre via con un teschio sottobraccio riuscendo a eclissarsi. Paolo e Barnaba proseguono il loro lungo viaggio mentre il giovane Marco rimane a Perge e inizia a indagare, con l’aiuto del decurione dei vigili romani Giunio Marcello. Assieme scoprono macabri antefatti. Il giovane si rende conto nel corso dell'inchiesta che il decurione è posseduto da un demone intimo che lo spinge ad agire contro il prossimo, proprio come le belve che mirano a conquistarsi un territorio a tutti i costi; peggio, Marco realizza che tal forza malvagia è in tutti gli esseri umani e, dunque, anche in sé stesso; e qui siamo ancor solo alle prime fasi della vicenda: molti nuovi fatti si susseguiranno sino alla piena scoperta dell'atroce verità e, finalmente, al trionfo della giustizia.
Guido Pagliarino
Nell'anno 1933 in Italia viene catturato un disco volante precipitato. A bordo tre cadaveri umani. Per Marconi sono marziani, ma non sa che i comandi del disco hanno scritte in inglese; infatti per Mussolini si tratta d'un prodotto dell'ingegneria aeronautica bellica britannica. E' solo l'inizio d'una drammatica vicenda che si svilupperà su altri pianeti e sulla Terra del futuroL'azione è divisa in due parti. La prima si apre nell'anno 1933: In Italia viene catturato un disco volante precipitato. A bordo tre cadaveri umani. Per Marconi sono marziani, ma egli non sa che i comandi del disco hanno scritte in inglese; infatti per Mussolini si tratta d'un prodotto dell'ingegneria aeronautica bellica britannica. E’ invece un disco da sbarco della cronoastronave 22 che viene dal XXII secolo.E' solo l'inizio d'una drammatica vicenda che si sviluppa anche su altri pianeti e sulla Terra del futuro. Nella seconda parte, i cronoastronauti e gli scienziati della nave 22 decidono di cambiare le sorti di Tinno, un pianeta del sistema Alfa Centauri, evitandovi la guerra che l’aveva reso arido e vi aveva annientato i suoi abitanti e tutta la vita non subacquea. La cronoastronave giunge dunque nel passato attorno a quel mondo, sul quale due dittature nemiche, simili alla nazifascista e alla stalinista terrestri del nostro ‘900, sono per il momento impegnate in una sorta di ”guerra fredda” ormai prossima a deflagrare…Il male, la cui causa metafisica resta incomprensibile, è forse il più eminente dei ”personaggi” di questo romanzo corale, in cui il lettore incontra anche il ”peccato originale”.“Svolte nel Tempo”, nella sua prima edizione cartacea 0111 Edizioni, si classificò Primo assoluto al Premio Creativa VI edizione, 2012, sezione narrativa edita.
Guido Pagliarino
26 settembre 1943, Napoli è sul punto di ribellarsi ai tedeschi occupanti. Rosa, prostituta e borsanerista già confidente della polizia politica fascista, muore per cause violente. Gennaro, suo presunto assassino, è fermato e interrogato inutilmente da un ancor inesperto vice commissario, Vittorio. Poco dopo s'accende l’insurrezione che passerà alla storia come Le Quattro Giornate di Napoli. Vi aderiscono il vice commissario e, stranamente liberato dal questore in persona, il presunto assassino di Rosa. Partecipa alla lotta anche la giovane Mariapia che, dopo aver subito uno stupro plurimo da parte tedesca, brama vendetta. Presto Gennaro risulta essere suo parente. Avviene un altro assassinio, bersaglio un tabaccaio, anch'egli imparentato con Mariapia.Affresco storico sociale con aspetti polizieschi ambientato a Napoli prevalentemente nel 1943, durante le storiche Quattro Giornate in cui la città si liberò da sola dell’occupante nazista. Accanto ai personaggi in carne e ossa è protagonista il furore, sia l’ira collettiva che erompe sul campo di battaglia e ha per corollario, da parte vincitrice,stupri e altre bestialità, sia, parallelamente, la collera che s’esprime nella ribellione a privati soprusi impuniti dall’autorità e ormai insopportabili. Se un popolo oppresso può di pieno diritto ribellarsi e insorgere e se, come ammetteva addirittura san Tommaso d’Aquino, è consentito l’omicidio del tiranno quando non ci sia altra via per ritrovare la libertà che Dio stesso ha concesso all’essere umano, è lecito o no uccidere un malavitoso che la giustizia non riesce a raggiungere e colpire, il quale continua ad angariare, sfruttare e uccidere il prossimo entro il proprio quartiere? Chi, non avendo altra difesa possibile, ricorra alla difesa estrema è colpevole? E, se sì, fin a che punto? Questo è il dilemma privato che corre lungo il romanzo attraversando la vicenda pubblica della ribellione di Napoli ai tedeschi. La scena si apre sulla morte violenta di Rosa, ricca prostituta e borsanerista già confidente della polizia politica fascista. Gennaro, suo presunto assassino, è fermato e interrogato inutilmente da un ancor inesperto vice commissario, Vittorio D’Aiazzo. Pochissimo dopo, siamo al 26 settembre 1943, s'accende l’insurrezione che passerà alla storia come Le Quattro Giornate di Napoli. Vi aderiscono lo stesso vice commissario e, stranamente liberato dal questore in persona, il presunto assassino di Rosa. Partecipa alla lotta anche la giovane Mariapia che, dopo aver subito uno stupro plurimo da parte tedesca, brama vendetta. Gennaro risulta essere, a un certo punto dell’opera, suo parente. Nel corso degli scontri avviene un altro omicidio che, almeno all’apparenza, come già la morte della prostituta, non è attinente alla rivolta: la vittima è un tabaccaio, cugino di Mariapia, che qualcuno ha sgozzato mentre stava defecando, tagliandogli poi i testicoli. I due decessi sembrano a un certo punto collegarsi, perché i defunti non solo erano entrambi legati alla camorra, ma pure ai servizi segreti militari americani O.S.S. Entrano in scena tra un combattimento e l’altro diversi personaggi tra cui, personaggio secondario ma basilare, l’anziano riparatore di bici Gennarino Appalle che scopre il cadavere del tabaccaio e, al termine d’uno scontro fra insorti e SS tedesche sulla via innanzi alla sua bottega, esce in istrada e, ansante, ne avverte il vice commissario D’Aiazzo, che allo scontro ha partecipato assieme al suo aiutante, l’impetuoso brigadiere Bordin. Il tabaccaio era stato una laida persona, a suo tempo picchiatore della camorra. Relativamente alla morte della prostituta, la soluzione giunge già verso la metà dell’opera. Quanto all’identità dell’assassino del tabaccaio, le indagini di Vittorio D'Aiazzo continuano assai a lungo e l'autore del crimine si svelerà solo nel 1952.
Amy Blankenship
Essendo una femmina di lupo mannaro, Jade ha sempre avuto l’impressione che tutti i maschi alfa non fossero altro che egocentrici bulli assassini, che usano i membri del branco solo come trampolini di lancio per diventare il re della collina. Lei dovrebbe saperlo bene. Suo fratello, il suo fidanzato e il suo rapitore erano tutti alfa della peggior specie. Avendo le prove che gli alfa portano solo guai, Jade giura di non fidarsi mai di nessun licantropo… né di innamorarsene. Fatica a mantenere quella promessa quando viene salvata da un alfa biondo, con gli occhi azzurri e il corpo di un dio greco. Non importa quanto duramente lei combatta, Jade teme che quello sia proprio l’alfa che la sconfiggerà. Essendo una femmina di lupo mannaro, Jade ha sempre avuto l’impressione che tutti i maschi alfa non fossero altro che egocentrici bulli assassini, che usano i membri del branco solo come trampolini di lancio per diventare il re della collina. Lei dovrebbe saperlo. Suo fratello, il suo fidanzato e il suo rapitore erano tutti alfa della peggior specie. Avendo le prove che gli alfa portano solo guai, Jade giura di non fidarsi mai di nessun licantropo… né di innamorarsene. Fatica a mantenere quella promessa quando viene salvata da un alfa biondo, con gli occhi azzurri e il corpo di un dio greco. Non importa quanto duramente lei combatta, Jade teme che quello sia proprio l’alfa che la sconfiggerà.
Amy Blankenship
Proprio mentre la guerra tra vampiri si trasforma in una guerra tra demoni a tutti gli effetti, Zachary si ritrova ad occuparsi di una bella negromante che è legata ad un momento buio del suo passato. Aveva visto la madre di lei oltrepassare la linea sottile e finire dritta tra le braccia di un demone. Era compito suo assicurarsi che Tiara non scegliesse lo stesso sentiero lascivo… a meno che non scegliesse lui. Con i demoni che incombevano, l’ultima cosa che si aspettava era che Tiara fosse una di loro. Quando gli animi si scaldano e i segreti vengono tenuti nascosti, la gelosia diventa un gioco pericoloso. Qualcuno deve pur averla avvertita che, quando si gioca con il fuoco, c’è il rischio di bruciarsi.Proprio mentre la guerra tra vampiri si trasforma in una guerra tra demoni a tutti gli effetti, Zachary si ritrova ad occuparsi di una bella negromante che è legata ad un momento buio del suo passato. Aveva visto la madre di lei oltrepassare la linea sottile e finire dritta tra le braccia di un demone. Era compito suo assicurarsi che Tiara non scegliesse lo stesso sentiero lascivo… a meno che non scegliesse lui. Con i demoni che incombevano, l’ultima cosa che si aspettava era che Tiara fosse attratta da loro. Mentre gli animi si scaldano e i segreti vengono tenuti nascosti, la gelosia diventa un gioco pericoloso. Qualcuno deve pur averla avvertita che, quando si gioca con il fuoco, c’è il rischio di bruciarsi.
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