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Книги, похожие на «Danilo Clementoni, Der Schreiber»

Guido Pagliarino
Nell'anno 1933 in Italia viene catturato un disco volante precipitato. A bordo tre cadaveri umani. Per Marconi sono marziani, ma non sa che i comandi del disco hanno scritte in inglese; infatti per Mussolini si tratta d'un prodotto dell'ingegneria aeronautica bellica britannica. E' solo l'inizio d'una drammatica vicenda che si svilupperà su altri pianeti e sulla Terra del futuroL'azione è divisa in due parti. La prima si apre nell'anno 1933: In Italia viene catturato un disco volante precipitato. A bordo tre cadaveri umani. Per Marconi sono marziani, ma egli non sa che i comandi del disco hanno scritte in inglese; infatti per Mussolini si tratta d'un prodotto dell'ingegneria aeronautica bellica britannica. E’ invece un disco da sbarco della cronoastronave 22 che viene dal XXII secolo.E' solo l'inizio d'una drammatica vicenda che si sviluppa anche su altri pianeti e sulla Terra del futuro. Nella seconda parte, i cronoastronauti e gli scienziati della nave 22 decidono di cambiare le sorti di Tinno, un pianeta del sistema Alfa Centauri, evitandovi la guerra che l’aveva reso arido e vi aveva annientato i suoi abitanti e tutta la vita non subacquea. La cronoastronave giunge dunque nel passato attorno a quel mondo, sul quale due dittature nemiche, simili alla nazifascista e alla stalinista terrestri del nostro ‘900, sono per il momento impegnate in una sorta di ”guerra fredda” ormai prossima a deflagrare…Il male, la cui causa metafisica resta incomprensibile, è forse il più eminente dei ”personaggi” di questo romanzo corale, in cui il lettore incontra anche il ”peccato originale”.“Svolte nel Tempo”, nella sua prima edizione cartacea 0111 Edizioni, si classificò Primo assoluto al Premio Creativa VI edizione, 2012, sezione narrativa edita.
Delio Zinoni
Lia
Lia è una bambina di diciotto anni che non sa ancora parlare.Lia è una fanciulla che non invecchia mai.Lia è una donna di migliaia di anni.Lia attende qualcuno che le porti in regalo le stelle.Lia è sostanzialmente una storia d'amore. La ricerca di un amore, e insieme della identità di Lia, la protagonista.Questa ricerca si svolge in tre viaggi successivi, sempre più lunghi e difficili, in una terra che appartiene al lontano futuro, e conserva solo vaghe somiglianze con quella attuale. L'arco di tempo comprende 35 anni (ma a seconda dei punti di vista, potrebbero essere 335).Lia è attrice in una compagnia itinerante. Arquin, il protagonista la vede per la prima volta all'età di dieci anni, a Morraine, la sua città natale; la rivede quattro anni dopo, e se ne innamora. Per cercarla si unisce ad una compagni di teatranti. Ha con lei un breve incontro, ma subito gli sfugge. Questo è il primo viaggio.Nel secondo, che inizia 10 anni dopo, si unisce come discepolo ad un Maestro dell'Arte (dottrina esoterica, alchemica e magica), trova Lia e la salva dalle mire di un altro membro dell'Arte, ma il suo Maestro muore, insieme a tutti gli attori della compagnia. Mentre la riaccompagna a Morraine apprende alcune cose su di lei: è stata trovata da quello che diventerà poi il suo capocomico ai margini di un immenso deserto, completamente priva di memoria, scortata da sei piccoli pupazzi semi-intelligenti ma molto devoti. Aveva un'età apparente di 18 anni, ma da allora è invecchiata pochissimo.Tornato a Morraine, i due sono costretti ad andarsene subito, perché Lia lì non è al sicuro. Si allontanano di notte, ma il mattino dopo Arquin scopre che Lia l'ha abbandonato, lasciandogli solo un biglietto in cui spiega che non vuole fargli rischiare la vita, e che potrà cavarsela meglio da sola.Arquin la cerca pazzamente per giorni e giorni; poi, ormai privo di speranze, si ritira in un piccolo villaggio fra le montagne dove inizia a studiare la Via dei Sogni, un particolare branca dell'Arte. Apprende anche a tirare con l'arco.Sette anni dopo dopo giunge una notizia da Morraine: forse sono state ritrovate delle tracce che possono condurre a Lia. Inizia così il terzo viaggio. Arquin pensa che Lia sia tornata a Chan-Dra la città ai margini del deserto vicino a cui era stata trovata. Ma mentre cerca di raggiungerla, un naufragio lo porta sull'isola dei Non-Uomini, creature per metà animali e per metà umane. Dove rimarrà per 9 anni.Fuggito dall'isola, decide di recarsi a Chan-Dra, anche se con pochissime speranze. Qui, in maniera del tutto imprevista, ritrova Lia. È invecchiata pochissimo, e anche per questo non può rimanere ancora a lungo in città. Ha deciso di attraversare il deserto alla ricerca di una montagna misteriosa, che sorge al centro di esso (e di cui c'erano tracce su una mappa trovata da Arquin a Morraine, molti anni prima). Arquin naturalmente decide di accompagnarla. Allo stremo delle forze raggiungono la montagna, ma qui, dopo l'incontro con una figura misteriosa, Arquin perde i sensi e si ritrova vicino a Chan-Dra. Senza Lia. E, come scopre poco dopo, 300 anni nel futuro.Per la terza volta ha perso Lia. Ma, attraverso sogni e altri segni, comincia a pensare che Lia lo stia attendendo nella montagna. Si rimette ancora in cammino, ma lungo il viaggio lo sorprende una tempesta di sabbia. Ferito, è curato dagli abitanti di un'oasi. Qui, durante 103 notti (i primi 103 capitoli) racconta la sua storia. La modalità del raccontare è fondamentale nel romanzo, anche alla luce del finale.La storia riprende narrata da un ragazzo dell'oasi: Arquin riceve una guida, una farfalla col corpo di fanciulla, e parte per la montagna. Il ragazzo-narratore lo accompagna. Giunti entro la montagna, davanti a una imponente porta in rovina, si fa loro incontro un gigantesco uccello dalle piume metalliche, a cui con una catena è legata Lia, giovane come sempre, e palesemente incinta. Arquin riesce ad uccidere l'uccello-guardiano con tre frecce che gli entrano nella gola. Lia è libera. I capitoli dal 113 al 119 sono una specie di diario che Lia ha tenuto sulla montagna, in cui si dà la spiegazione del suo mistero: gli abitanti della Mo
Ruthy Garcia
Una historia en donde la venganza y sus raíces nos dan una gran lección.Cuando una madre es llevada al límite, es capaz de cualquier cosa…AnónimoTenemos la historia de Yeri Mariga, una inmigrante que llega a USA, para cuidar de su hijo de 17, quien se encuentra en un letal coma, a causa de una sobredosis de cocaína.Yeri, Abandono su vida en Kenia, la cual había vuelto a rehacer tras la partida de su esposo e hijo a Estados Unidos quienes perseguían el sueño americano, persuadidos por su ambiciosa suegra, quien separo a la familia con el deseo de ver en vida prospera a su hijo.Yeri, llega destrozada sabiendo que el error que cometió, de dejar partir a su pequeño era quizás su responsabilidad.La muerte de su hijo, quien no resiste el brusco e inesperado coma, desencadena el ahorcamiento de su ex esposo, Yaro, misteriosamente se quita la vida dejándole totalmente confundida, desolada y odiando con toda el alma a su suegra.Pero el hallazgo de unas conversaciones por chat son el inicio de una zozobrosa búsqueda de la verdad, un ser despreciable quien era el verdadero responsable de la muerte de su pequeño. Además de las confesiones de amor de una hermosa bailarina asiática, estos datos le llenaron de expectativas, pánico y sobre todo, el deseo profundo de ejercer una venganza sin reparo.Al paso de los meses, un portal de internet es descubierto por ella, es de allí en donde recibe la avasallante llegada a su vida de un ser que le llevaría a ver cumplidos sus deseos de venganza, o tal vez le llevaría a un abismo más profundo del que se encontraba.Una historia que te lleva de la mano junto a episodios de grandes películas en donde la venganza y el odio son parte. Descubrirás como Yeri tiene en la palma de la mano a su enemigo y como se venga, ¿cómo se estremece una nación?, tal vez ¿con la venganza?, o quizás ¿con la justicia?, tú, ¿que crees?¨El éxtasis, la pasión de tener en tus manos a aquella persona que te ha dañado, aquella sensación de triunfo mezclada con odio, maldad, ironía, ese momento es mágico para quien ejerce una venganza ¨Atentamente,El Guru De La Venganza.
Guido Pagliarino
Nuova edizione riveduta e variata dall'autore rispetto alla prima edizione. Avventurosa vicenda dai risvolti magico-satanici e con aspetti polizieschi che si sviluppa attorno alla metà del I secolo fra Giudea, isola di Cipro e Asia Minore.Nuova edizione riveduta e variata dall'autore rispetto alla prima edizione. Avventurosa vicenda dai risvolti magico-satanici e con aspetti polizieschi che si sviluppa attorno alla metà del I secolo fra Giudea, isola di Cipro e Asia Minore: Nel 28 d. C. il ricco ebreo di Gerusalemme Gionata Paolo, divenuto cittadino romano grazie a una lauta donazione a un potente di Roma, è ucciso per istrada nella lontana città di Perge dove s'era recato per affari. Restano ignoti assassini e movente, né la forza pubblica locale, una centuria romana di ”vigili”, si preoccupa d'indagare: per quei poliziotti si tratta solamente d'uno degli innumerevoli omicidi senza testimoni che a quei tempi insanguinano le vie. È solo riferito alla vedova dell'ucciso e al figlio tredicenne Giovanni Marco che la borsa del morto non è stata sottratta. Essendo difficile pensare dunque a un omicidio per rapina, le domande che il giovanissimo erede si pone sono: Immorale concorrenza negli affari sino all'omicidio? Un banale litigio sulla via finito tragicamente? O uno di quei fanatici patrioti ebrei detti zeloti ha voluto punire il suo genitore perché era divenuto cittadino di Roma? Giovanni Marco vorrebbe cercare gli assassini ma ne è trattenuto dal divieto della madre, Maria, che non vuole che il suo unico, giovanissimo figlio rischi la vita. Per anni nulla accade, poi, una notte, Giovanni Marco fa un sogno: in un paesaggio irreale e inquietante, il suo defunto padre esce dal sottosuolo e gli domanda di rendere onore alla sua tomba nella città di Perge e di cercarvi chi lo uccise. Il sogno è premonitore, il giovane è infatti invitato ad accompagnare il cugino Barnaba e l’amico di questi Paolo in un lungo viaggio che toccherà anche Perge. Dopo alterne vicende, il trio giunge a Pafos, capitale di Cipro, in cui, presso il palazzo del proconsole senatorio di Roma Sergio Paolo prospera il mago Elimas, consigliere dello stesso e satanico individuo, già allievo di Simon mago di Samaria. Elimas provoca Paolo con false accuse, questi reagisce e lo sconfigge in un duello magico-psichico. Il proconsole, appurata la mala fede del mago, lo esilia, e il diabolico fugge a Perge, sua città natale. Marco e i suoi compagni s’imbarcano anch'essi alla volta di quella città. Qui, nel locale cimitero, il giovane e il cugino scoprono che la tomba di Gionata è stata violata e che manca il cranio del defunto; e vedono, poco dopo, proprio il loro nemico Elimas correre via con un teschio sottobraccio riuscendo a eclissarsi. Paolo e Barnaba proseguono il loro lungo viaggio mentre il giovane Marco rimane a Perge e inizia a indagare, con l’aiuto del decurione dei vigili romani Giunio Marcello. Assieme scoprono macabri antefatti. Il giovane si rende conto nel corso dell'inchiesta che il decurione è posseduto da un demone intimo che lo spinge ad agire contro il prossimo, proprio come le belve che mirano a conquistarsi un territorio a tutti i costi; peggio, Marco realizza che tal forza malvagia è in tutti gli esseri umani e, dunque, anche in sé stesso; e qui siamo ancor solo alle prime fasi della vicenda: molti nuovi fatti si susseguiranno sino alla piena scoperta dell'atroce verità e, finalmente, al trionfo della giustizia.
Guido Pagliarino
26 settembre 1943, Napoli è sul punto di ribellarsi ai tedeschi occupanti. Rosa, prostituta e borsanerista già confidente della polizia politica fascista, muore per cause violente. Gennaro, suo presunto assassino, è fermato e interrogato inutilmente da un ancor inesperto vice commissario, Vittorio. Poco dopo s'accende l’insurrezione che passerà alla storia come Le Quattro Giornate di Napoli. Vi aderiscono il vice commissario e, stranamente liberato dal questore in persona, il presunto assassino di Rosa. Partecipa alla lotta anche la giovane Mariapia che, dopo aver subito uno stupro plurimo da parte tedesca, brama vendetta. Presto Gennaro risulta essere suo parente. Avviene un altro assassinio, bersaglio un tabaccaio, anch'egli imparentato con Mariapia.Affresco storico sociale con aspetti polizieschi ambientato a Napoli prevalentemente nel 1943, durante le storiche Quattro Giornate in cui la città si liberò da sola dell’occupante nazista. Accanto ai personaggi in carne e ossa è protagonista il furore, sia l’ira collettiva che erompe sul campo di battaglia e ha per corollario, da parte vincitrice,stupri e altre bestialità, sia, parallelamente, la collera che s’esprime nella ribellione a privati soprusi impuniti dall’autorità e ormai insopportabili. Se un popolo oppresso può di pieno diritto ribellarsi e insorgere e se, come ammetteva addirittura san Tommaso d’Aquino, è consentito l’omicidio del tiranno quando non ci sia altra via per ritrovare la libertà che Dio stesso ha concesso all’essere umano, è lecito o no uccidere un malavitoso che la giustizia non riesce a raggiungere e colpire, il quale continua ad angariare, sfruttare e uccidere il prossimo entro il proprio quartiere? Chi, non avendo altra difesa possibile, ricorra alla difesa estrema è colpevole? E, se sì, fin a che punto? Questo è il dilemma privato che corre lungo il romanzo attraversando la vicenda pubblica della ribellione di Napoli ai tedeschi. La scena si apre sulla morte violenta di Rosa, ricca prostituta e borsanerista già confidente della polizia politica fascista. Gennaro, suo presunto assassino, è fermato e interrogato inutilmente da un ancor inesperto vice commissario, Vittorio D’Aiazzo. Pochissimo dopo, siamo al 26 settembre 1943, s'accende l’insurrezione che passerà alla storia come Le Quattro Giornate di Napoli. Vi aderiscono lo stesso vice commissario e, stranamente liberato dal questore in persona, il presunto assassino di Rosa. Partecipa alla lotta anche la giovane Mariapia che, dopo aver subito uno stupro plurimo da parte tedesca, brama vendetta. Gennaro risulta essere, a un certo punto dell’opera, suo parente. Nel corso degli scontri avviene un altro omicidio che, almeno all’apparenza, come già la morte della prostituta, non è attinente alla rivolta: la vittima è un tabaccaio, cugino di Mariapia, che qualcuno ha sgozzato mentre stava defecando, tagliandogli poi i testicoli. I due decessi sembrano a un certo punto collegarsi, perché i defunti non solo erano entrambi legati alla camorra, ma pure ai servizi segreti militari americani O.S.S. Entrano in scena tra un combattimento e l’altro diversi personaggi tra cui, personaggio secondario ma basilare, l’anziano riparatore di bici Gennarino Appalle che scopre il cadavere del tabaccaio e, al termine d’uno scontro fra insorti e SS tedesche sulla via innanzi alla sua bottega, esce in istrada e, ansante, ne avverte il vice commissario D’Aiazzo, che allo scontro ha partecipato assieme al suo aiutante, l’impetuoso brigadiere Bordin. Il tabaccaio era stato una laida persona, a suo tempo picchiatore della camorra. Relativamente alla morte della prostituta, la soluzione giunge già verso la metà dell’opera. Quanto all’identità dell’assassino del tabaccaio, le indagini di Vittorio D'Aiazzo continuano assai a lungo e l'autore del crimine si svelerà solo nel 1952.
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