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Una storia del tipo Il Principe e il Povero / Il Prigioniero di Zenda, che coinvolge un folle arbitro di baseball alla testa della Chiesa cattolica romana. Un piccolo gruppo di riformisti radicali rapisce il Papa e lo sostituisce con un sosia, uno che pensano di poter controllare. Il vero Papa sfugge ai suoi rapitori, ma non riesce a trovare aiuto dalle autorità, perché nessuno gli crederà.Nel 1980, un gruppo di riformisti radicali decide che la vera riforma cattolica non può avere luogo con un conservatore intransigente nel Papato, e escogitano un piano elaborato per rapirlo e mettere un sosia al suo posto, che possono controllare. Arrivano con un arbitro da baseball pazzo, senza lavoro a causa di un trauma cranico. I sermoni e le messe diventano piuttosto interessanti, quando il protestante non praticante cerca di simularlo. Il vero Papa riesce a sfuggire ai suoi rapitori, ma convincere qualcuno a credergli è un'altra storia. Viene aiutato dai disadattati della società, dai giocatori d'azzardo, spacciatori di droga e piccoli ladri, quando la stessa Chiesa cattolica lo respinge.
Una storia di seconde possibilità e di speranza, che si svolge durante la pandemia del Coronavirus. Mentre il mondo è devastato da una pandemia, Babi si ritrova intrappolata nel suo incubo personale. Sola in casa, depressa per la direzione che sta prendendo la sua vita e terrorizzata dalla malattia che sta affliggendo il mondo, decide di nascondersi nella casa di famiglia nelle campagne del Minas. A seguito di una profonda crisi creativa, Eric si è allontanato da tutto e da tutti da poco più di un anno, credendo che, lontano dai riflettori e dalle pressioni dei fan, possa riscoprire la sua passione per la musica. Quando nulla sembra funzionare, decide di ritornare nel luogo in cui ha scoperto il suo amore per la chitarra e per la composizione, la vecchia casa del suo migliore amico è vuota e avrà avuto tutta la tranquillità necessaria per ritrovare la sua strada. Quando Babi ed Eric si rincontrano, riaffiorano tutti quei sentimenti dolorosi del passato…così come la passione. Riusciranno a riconciliarsi con il passato o è ormai troppo tardi per ricominciare? Grazie alla sua capacità di affrontare argomenti difficili in modo spensierato, A. C. Meyer, autrice della serie Cadu e Mari e After Dark, in Amore a distanza presenta una storia che parla di seconde occasioni e di nuovi inizi in uno dei momenti più difficili che l’umanità abbia mai dovuto affrontare.
Benvenuti. Questa è una semplice raccolta di incubi, non ha grandi pretese se non farvi entrare nelle pieghe della mia mente. Credo che tutti noi abbiamo avuto degli incubi, sia a occhi aperti sia a occhi chiusi; be’, io sono una super specialista degli incubi a occhi chiusi. Gli incubi a occhi chiusi sono la mia personale maledizione: li ho da sempre, sin da piccola, e non ho mai capito il motivo. La mia infanzia è sempre stata legata alla paura che qualcosa di catastrofico stesse per succedere, a me o alle persone che amavo. Avevo spesso sensazioni tipo quell’aria fredda che ti provoca il brivido dietro il collo, quella mano viscida e gelida che ti tocca la schiena e ti fa trasalire, sbigottita; molto spesso vedevo tutto nero e in seguito a ciò dovevo andare a dormire. Appena entravo nella cameretta avevo paura di quello che sarebbe stato chiudendo gli occhi. Durante l’adolescenza le cose non sono migliorate: sognavo e mi svegliavo tremante e sudata. Benvenuti. Questa è una semplice raccolta di incubi, non ha grandi pretese se non farvi entrare nelle pieghe della mia mente. Credo che tutti noi abbiamo avuto degli incubi, sia a occhi aperti sia a occhi chiusi; be’, io sono una super specialista degli incubi a occhi chiusi. Gli incubi a occhi chiusi sono la mia personale maledizione: li ho da sempre, sin da piccola, e non ho mai capito il motivo. La mia infanzia è sempre stata legata alla paura che qualcosa di catastrofico stesse per succedere, a me o alle persone che amavo. Avevo spesso sensazioni tipo quell’aria fredda che ti provoca il brivido dietro il collo, quella mano viscida e gelida che ti tocca la schiena e ti fa trasalire, sbigottita; molto spesso vedevo tutto nero e in seguito a ciò dovevo andare a dormire. Appena entravo nella cameretta avevo paura di quello che sarebbe stato chiudendo gli occhi. Durante l’adolescenza le cose non sono migliorate: sognavo e mi svegliavo tremante e sudata.Dopo una nottata così dovevo come tutti affrontare la vita, ma ero piena di dubbi sul futuro, e ogni volta che avevo una scelta da fare gli incubi peggioravano. La mia vita diventava un inferno, mi chiudevo in me stessa e mi chiedevo sempre a che punto fossi, dove fossi e dove volessi andare. Con il tempo ho imparato a scrivere i miei sogni per cercare di capirli, mentre su un altro foglio scrivo i miei desideri per vedere se si avverano. Quest’ultima idea mi ha aiutato in più di un’occasione a fare chiarezza, ma ora torniamo agli incubi.Ho pensato di raccontarvi tutti i miei incubi romanzandoli e legandoli uno dietro l’altro per regalarvi la collezione di tutti i brividi agghiaccianti che ho provato. Scusate per il gelido regalo, ma la mia mente è un posto freddo e disordinato. È la mente di una donna, di una combattente che ha affrontato il male a viso aperto e che ha deciso di parlare.Le mie parole possono ogni tanto urtare gli animi più suscettibili, ma non sono né mi sento in alcun modo migliore di nessuno di voi. Voi vedete il mondo attraverso i vostri filtri e la vostra sensibilità; io invece uso la mia. Cerco di usare il terzo occhio per creare una visione di un futuro più fertile e proficuo, dopo tutte le avventure che ho passato nella vita. Provo a vedere un futuro pieno di sogni, di studi e di viaggi… Vi ricordo che i sogni sono desideri; ora torniamo però agli incubi. Siccome gli incubi a occhi chiusi sono la mia specialità da sempre, i motivi di questo fenomeno sono molteplici… e forse il più importante è questo: ho pazienza ma sono anche una persona emotiva e sensibile; nel corso della vita ho avuto le tante schegge nei piedi e i miei periodi bui. Ho sempre però cercato la luce per illustrare questa parte della mia vita, e adesso vi metterò al corrente della mia poesia preferita: La scala di cristallo.
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