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To Kyoko, mythical creatures are something you rent and watch on a Saturday night with your friends. When a mysterious stalker turns the shadows around her into dark corners with sharp deadly edges, will she be able to hide from the past? Darkness has fallen upon the world again and the guardians have been awaiting the resurrection. Though they are thought to be creatures of myth, in this reality they are far more real than people think. Only when the moon is high will these creatures, these guardians, battle the evil that seeks to overtake the world and the girl who holds ultimate power… the light in the heart of darkness.
Nell'anno 2000 il vecchio questore emerito D’Aiazzo, affiancatosi al commissario Sordi suo ex dipendente, investiga in funzione di consulente della Questura torinese su una serie di omicidi che si presentano sì come l'opera nichilista d'un sadico assassino seriale o quali sacrifici al diavolo d'una delle sette sulfuree della Torino macabro-stregata, ma potrebbero avere, anche o soltanto, cause legate a quel terrorismo che aveva imperversato in Italia fino a una ventina d'anni prima e si trascina ancora a fine millennio. Il mostro sopprime orrendamente le sue vittime conficcando loro l'arma del delitto in un orecchio fin ad arrivare al cervello con esito letale. L'indagine si snoda fra inquietanti sospetti, crisi di identità, annotazioni psicologiche, e raggiunge il suo acme risolutivo nello spiazzante svelamento finale, che ha come appendice la morte del medesimo questore, come conseguenza stessa della scoperta del colpevole.Nell'anno 2000 il vecchio questore emerito Vittorio D’Aiazzo, affiancatosi al commissario Sordi suo ex dipendente, investiga in funzione di consulente della Questura torinese su una serie di omicidi che si presentano sì come l'opera nichilista d'un sadico assassino seriale o quali sacrifici al diavolo d'una delle sette sulfuree della Torino macabro-stregata, ma potrebbero avere, anche o soltanto, cause legate a quel terrorismo che aveva imperversato in Italia fino a una ventina d'anni prima e si trascina ancora a fine millennio. Il mostro sopprime orrendamente le sue vittime conficcando loro l'arma del delitto in un orecchio fin ad arrivare al cervello con esito letale. L'indagine tocca sia temi privati, procedendo entro una varia umanità non tutta moralmente limpida, sia temi politici, economici e sociali già tipici degli anni’70 dello scorso secolo, dei cosiddetti anni di piombo, in cui la violenza politica e quella privata finivano normalmente col confondersi nella scomparsa, o quasi, del concetto di persona e nel prevalere dei ruoli sociali; e l’inchiesta di Vittorio D’Aiazzo si snoda tra i frutti maligni di quei semi perversi, fra inquietanti sospetti, crisi di identità, annotazioni psicologiche, e raggiunge il suo acme risolutivo nello spiazzante svelamento finale, che ha come appendice la morte del medesimo questore, come conseguenza stessa della scoperta del colpevole.
26 settembre 1943, Napoli è sul punto di ribellarsi ai tedeschi occupanti. Rosa, prostituta e borsanerista già confidente della polizia politica fascista, muore per cause violente. Gennaro, suo presunto assassino, è fermato e interrogato inutilmente da un ancor inesperto vice commissario, Vittorio. Poco dopo s'accende l’insurrezione che passerà alla storia come Le Quattro Giornate di Napoli. Vi aderiscono il vice commissario e, stranamente liberato dal questore in persona, il presunto assassino di Rosa. Partecipa alla lotta anche la giovane Mariapia che, dopo aver subito uno stupro plurimo da parte tedesca, brama vendetta. Presto Gennaro risulta essere suo parente. Avviene un altro assassinio, bersaglio un tabaccaio, anch'egli imparentato con Mariapia.Affresco storico sociale con aspetti polizieschi ambientato a Napoli prevalentemente nel 1943, durante le storiche Quattro Giornate in cui la città si liberò da sola dell’occupante nazista. Accanto ai personaggi in carne e ossa è protagonista il furore, sia l’ira collettiva che erompe sul campo di battaglia e ha per corollario, da parte vincitrice,stupri e altre bestialità, sia, parallelamente, la collera che s’esprime nella ribellione a privati soprusi impuniti dall’autorità e ormai insopportabili. Se un popolo oppresso può di pieno diritto ribellarsi e insorgere e se, come ammetteva addirittura san Tommaso d’Aquino, è consentito l’omicidio del tiranno quando non ci sia altra via per ritrovare la libertà che Dio stesso ha concesso all’essere umano, è lecito o no uccidere un malavitoso che la giustizia non riesce a raggiungere e colpire, il quale continua ad angariare, sfruttare e uccidere il prossimo entro il proprio quartiere? Chi, non avendo altra difesa possibile, ricorra alla difesa estrema è colpevole? E, se sì, fin a che punto? Questo è il dilemma privato che corre lungo il romanzo attraversando la vicenda pubblica della ribellione di Napoli ai tedeschi. La scena si apre sulla morte violenta di Rosa, ricca prostituta e borsanerista già confidente della polizia politica fascista. Gennaro, suo presunto assassino, è fermato e interrogato inutilmente da un ancor inesperto vice commissario, Vittorio D’Aiazzo. Pochissimo dopo, siamo al 26 settembre 1943, s'accende l’insurrezione che passerà alla storia come Le Quattro Giornate di Napoli. Vi aderiscono lo stesso vice commissario e, stranamente liberato dal questore in persona, il presunto assassino di Rosa. Partecipa alla lotta anche la giovane Mariapia che, dopo aver subito uno stupro plurimo da parte tedesca, brama vendetta. Gennaro risulta essere, a un certo punto dell’opera, suo parente. Nel corso degli scontri avviene un altro omicidio che, almeno all’apparenza, come già la morte della prostituta, non è attinente alla rivolta: la vittima è un tabaccaio, cugino di Mariapia, che qualcuno ha sgozzato mentre stava defecando, tagliandogli poi i testicoli. I due decessi sembrano a un certo punto collegarsi, perché i defunti non solo erano entrambi legati alla camorra, ma pure ai servizi segreti militari americani O.S.S. Entrano in scena tra un combattimento e l’altro diversi personaggi tra cui, personaggio secondario ma basilare, l’anziano riparatore di bici Gennarino Appalle che scopre il cadavere del tabaccaio e, al termine d’uno scontro fra insorti e SS tedesche sulla via innanzi alla sua bottega, esce in istrada e, ansante, ne avverte il vice commissario D’Aiazzo, che allo scontro ha partecipato assieme al suo aiutante, l’impetuoso brigadiere Bordin. Il tabaccaio era stato una laida persona, a suo tempo picchiatore della camorra. Relativamente alla morte della prostituta, la soluzione giunge già verso la metà dell’opera. Quanto all’identità dell’assassino del tabaccaio, le indagini di Vittorio D'Aiazzo continuano assai a lungo e l'autore del crimine si svelerà solo nel 1952.
Gracias por acompañarme al final del pasillo, el paseo fue algo perturbador en la primera entrega de El Lapso, ahora quiero que me acompañes en esta Búsqueda, pero esta vez el final lo elijo yo.Parece que estoy sumida en un nido de recuerdos inconclusos, tengo frescos en la memoria aquellos momentos excitantes junto a él, era inevitable, Sir Arthur, más que un caballero, fue lo mejor que ha pasado por mi vida, pero de qué manera, era toda una fantasía. Me vi entre sentimientos contradictorios por cosas que realmente me abruman. Tampoco sé si seguirá siendo así toda la vida. Espero que lo que he aprendido en todo este tiempo sea el reflejo de algo verdaderamente emocionante, pero más que todo, algo que haya valido la pena, el pasado se ha mezclado con todo esto.Esto se ha salido de control, yo, una simple detective con problemas de baja estima, me veo envuelta en una situación un tanto extraña. Estuve hundida, perdida en un lapso del cual sin querer fui parte y, en cierto modo, también el centro. No lo niego, añoro los momentos en que bailábamos, extraño los momentos en los que sus largas conversaciones me giraban el cerebro y me hacían pensar si todo aquello era real, verdadero. “¿Lo estoy viviendo?, ¿es un sueño?, ¿soy Lara Nova?, ¿soy Klaire Morgan?”, me preguntaba. Pero la verdad es que la atrofiada vida que había llevado trajo como resultado la aventura de vivir durante esos meses junto a Sir Arthur Paradise, waoo, fue algo increíble, no puedo negar que sentí miedo, pánico, pero todo aquello era recompensado con sus halagos, con esa vida majestuosa que aparentaba llevar. Si digo que no lo extraño sería totalmente hipócrita, ¿quién no extrañaría los halagos, el trato adecuado de una persona que te ve con unos ojos equivocados? Entre la nostalgia recuerdo a Lara, siempre pensó que yo era ella, pero realmente no me siento mal del todo, creí que no iba a poder superarlo, me sometí a muchos cambios en mi vida, desde bajar varios kilos de peso hasta experimentar una nueva forma de vida, cirugías, todo para parecerme a ella, para lograr que él me mirara con esos ojos.Mas ahora, que enfrento una realidad tan terrible, me doy cuenta que de nada valió, que ha sido todo un engaño, que me he engañado a mí misma, pero no importa, la función debe continuar y qué mejor para continuar una función que ver la vida y la verdad a través de mis propios ojos, en otros ojos.
A young girl, born over a thousand years into the future, accidentally steps into the mist of a war stricken land, carrying the one thing with her that can heal or destroy their land: a scared crystal known as The Guardian Heart Crystal. As five brothers are drawn to her and become her protectors, the battle between good and evil turns to a battle of the hearts. Now, with the Crystal shattered and the enemy closing in, the last thing they expected was a spell to turn them against each other. As tempers soar and secrets are kept, jealously becomes a dangerous game between the powerful brothers. When possession becomes an obsession, can the brothers keep the enemy from claiming the one person they are all trying to protect?
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