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Joey Gianvincenzi
Jane Madison è una giovane studentessa che studia nel peggior college di Seattle. La sua vita è l'esatto opposto di quello che ha sempre sognato e, a renderla ancor peggiore, è suo padre Gary, tiranno e spietato. Una mattina Jane esce di casa per non farvi più ritorno: si porta con sé un taglierino che utilizzerà in un parco per tagliarsi le vene; crede che con questo gesto tutte le sue pene e i suoi inferni sarebbero finiti e, per di più, avrebbe incontrato sua madre in paradiso, unico desiderio che ha nel momento in cui la lama scorre veloce sulla sua pelle, ma non sa che ad aspettarla c'è una meravigliosa strada da percorrere e che, di lì a breve, vivrà un'esperienza che le cambierà per sempre la vita.Jane Madison, studentessa del peggior liceo di Seattle, figlia di un padre tiranno e violento, è stanca di vivere.Ha provato in tutti i modi ad uscire fuori da quel malessere, senza però riuscirci. Ha deciso. Si ucciderà. Ruba a suo padre un taglierino, si reca in un angolo ben nascosto del parco sotto casa e si taglia le vene. Il suo ultimo desiderio è quello di raggiungere al più presto sua madre, in paradiso.Jane però non sa che ad aspettarla di lì a breve non è la morte, ma un percorso tanto emozionante quanto incredibile, ricco di sorprese che, fino a pochi giorni prima, avrebbe reputato impossibili. Con precisione e ritmo, con dolcezza e continui colpi di scena, Joey Gianvincenzi racconta la storia che tanto ha emozionato i suoi lettori e che segna il suo secondo traguardo letterario.
Emanuele Cerquiglini
Henry Lewis esce da scuola per andare a pranzo dalla zia Jasmine. Non resiste però alla tentazione proveniente dalla musica del furgone dei gelati. Quando Henry non torna a casa, sua zia non può fare altro che comporre il 911.La fine dell'anno scolastico si avvicina e in quella calda primavera a Toms River, nel New Jersey, il piccolo Henry Lewis sente già nell'aria l'avvicinarsi dell'estate e con essa l'irrefrenabile voglia di comprare il primo gelato della stagione. Ovviamente un cono fragola e cioccolato, meglio ancora se preparato dal buon vecchio signor Smith, l'uomo del furgone dei gelati.Quando Henry scompare, l'FBI avrà solo 48 ore per ritrovarlo vivo e Jim Lewis, il padre di Henry, ha deciso che sarà lui a trovarlo prima di tutti.
Delio Zinoni
Lia
Lia è una bambina di diciotto anni che non sa ancora parlare.Lia è una fanciulla che non invecchia mai.Lia è una donna di migliaia di anni.Lia attende qualcuno che le porti in regalo le stelle.Lia è sostanzialmente una storia d'amore. La ricerca di un amore, e insieme della identità di Lia, la protagonista.Questa ricerca si svolge in tre viaggi successivi, sempre più lunghi e difficili, in una terra che appartiene al lontano futuro, e conserva solo vaghe somiglianze con quella attuale. L'arco di tempo comprende 35 anni (ma a seconda dei punti di vista, potrebbero essere 335).Lia è attrice in una compagnia itinerante. Arquin, il protagonista la vede per la prima volta all'età di dieci anni, a Morraine, la sua città natale; la rivede quattro anni dopo, e se ne innamora. Per cercarla si unisce ad una compagni di teatranti. Ha con lei un breve incontro, ma subito gli sfugge. Questo è il primo viaggio.Nel secondo, che inizia 10 anni dopo, si unisce come discepolo ad un Maestro dell'Arte (dottrina esoterica, alchemica e magica), trova Lia e la salva dalle mire di un altro membro dell'Arte, ma il suo Maestro muore, insieme a tutti gli attori della compagnia. Mentre la riaccompagna a Morraine apprende alcune cose su di lei: è stata trovata da quello che diventerà poi il suo capocomico ai margini di un immenso deserto, completamente priva di memoria, scortata da sei piccoli pupazzi semi-intelligenti ma molto devoti. Aveva un'età apparente di 18 anni, ma da allora è invecchiata pochissimo.Tornato a Morraine, i due sono costretti ad andarsene subito, perché Lia lì non è al sicuro. Si allontanano di notte, ma il mattino dopo Arquin scopre che Lia l'ha abbandonato, lasciandogli solo un biglietto in cui spiega che non vuole fargli rischiare la vita, e che potrà cavarsela meglio da sola.Arquin la cerca pazzamente per giorni e giorni; poi, ormai privo di speranze, si ritira in un piccolo villaggio fra le montagne dove inizia a studiare la Via dei Sogni, un particolare branca dell'Arte. Apprende anche a tirare con l'arco.Sette anni dopo dopo giunge una notizia da Morraine: forse sono state ritrovate delle tracce che possono condurre a Lia. Inizia così il terzo viaggio. Arquin pensa che Lia sia tornata a Chan-Dra la città ai margini del deserto vicino a cui era stata trovata. Ma mentre cerca di raggiungerla, un naufragio lo porta sull'isola dei Non-Uomini, creature per metà animali e per metà umane. Dove rimarrà per 9 anni.Fuggito dall'isola, decide di recarsi a Chan-Dra, anche se con pochissime speranze. Qui, in maniera del tutto imprevista, ritrova Lia. È invecchiata pochissimo, e anche per questo non può rimanere ancora a lungo in città. Ha deciso di attraversare il deserto alla ricerca di una montagna misteriosa, che sorge al centro di esso (e di cui c'erano tracce su una mappa trovata da Arquin a Morraine, molti anni prima). Arquin naturalmente decide di accompagnarla. Allo stremo delle forze raggiungono la montagna, ma qui, dopo l'incontro con una figura misteriosa, Arquin perde i sensi e si ritrova vicino a Chan-Dra. Senza Lia. E, come scopre poco dopo, 300 anni nel futuro.Per la terza volta ha perso Lia. Ma, attraverso sogni e altri segni, comincia a pensare che Lia lo stia attendendo nella montagna. Si rimette ancora in cammino, ma lungo il viaggio lo sorprende una tempesta di sabbia. Ferito, è curato dagli abitanti di un'oasi. Qui, durante 103 notti (i primi 103 capitoli) racconta la sua storia. La modalità del raccontare è fondamentale nel romanzo, anche alla luce del finale.La storia riprende narrata da un ragazzo dell'oasi: Arquin riceve una guida, una farfalla col corpo di fanciulla, e parte per la montagna. Il ragazzo-narratore lo accompagna. Giunti entro la montagna, davanti a una imponente porta in rovina, si fa loro incontro un gigantesco uccello dalle piume metalliche, a cui con una catena è legata Lia, giovane come sempre, e palesemente incinta. Arquin riesce ad uccidere l'uccello-guardiano con tre frecce che gli entrano nella gola. Lia è libera. I capitoli dal 113 al 119 sono una specie di diario che Lia ha tenuto sulla montagna, in cui si dà la spiegazione del suo mistero: gli abitanti della Mo
Guido Pagliarino
Nell'anno 1933 in Italia viene catturato un disco volante precipitato. A bordo tre cadaveri umani. Per Marconi sono marziani, ma non sa che i comandi del disco hanno scritte in inglese; infatti per Mussolini si tratta d'un prodotto dell'ingegneria aeronautica bellica britannica. E' solo l'inizio d'una drammatica vicenda che si svilupperà su altri pianeti e sulla Terra del futuroL'azione è divisa in due parti. La prima si apre nell'anno 1933: In Italia viene catturato un disco volante precipitato. A bordo tre cadaveri umani. Per Marconi sono marziani, ma egli non sa che i comandi del disco hanno scritte in inglese; infatti per Mussolini si tratta d'un prodotto dell'ingegneria aeronautica bellica britannica. E’ invece un disco da sbarco della cronoastronave 22 che viene dal XXII secolo.E' solo l'inizio d'una drammatica vicenda che si sviluppa anche su altri pianeti e sulla Terra del futuro. Nella seconda parte, i cronoastronauti e gli scienziati della nave 22 decidono di cambiare le sorti di Tinno, un pianeta del sistema Alfa Centauri, evitandovi la guerra che l’aveva reso arido e vi aveva annientato i suoi abitanti e tutta la vita non subacquea. La cronoastronave giunge dunque nel passato attorno a quel mondo, sul quale due dittature nemiche, simili alla nazifascista e alla stalinista terrestri del nostro ‘900, sono per il momento impegnate in una sorta di ”guerra fredda” ormai prossima a deflagrare…Il male, la cui causa metafisica resta incomprensibile, è forse il più eminente dei ”personaggi” di questo romanzo corale, in cui il lettore incontra anche il ”peccato originale”.“Svolte nel Tempo”, nella sua prima edizione cartacea 0111 Edizioni, si classificò Primo assoluto al Premio Creativa VI edizione, 2012, sezione narrativa edita.
Guido Pagliarino
26 settembre 1943, Napoli è sul punto di ribellarsi ai tedeschi occupanti. Rosa, prostituta e borsanerista già confidente della polizia politica fascista, muore per cause violente. Gennaro, suo presunto assassino, è fermato e interrogato inutilmente da un ancor inesperto vice commissario, Vittorio. Poco dopo s'accende l’insurrezione che passerà alla storia come Le Quattro Giornate di Napoli. Vi aderiscono il vice commissario e, stranamente liberato dal questore in persona, il presunto assassino di Rosa. Partecipa alla lotta anche la giovane Mariapia che, dopo aver subito uno stupro plurimo da parte tedesca, brama vendetta. Presto Gennaro risulta essere suo parente. Avviene un altro assassinio, bersaglio un tabaccaio, anch'egli imparentato con Mariapia.Affresco storico sociale con aspetti polizieschi ambientato a Napoli prevalentemente nel 1943, durante le storiche Quattro Giornate in cui la città si liberò da sola dell’occupante nazista. Accanto ai personaggi in carne e ossa è protagonista il furore, sia l’ira collettiva che erompe sul campo di battaglia e ha per corollario, da parte vincitrice,stupri e altre bestialità, sia, parallelamente, la collera che s’esprime nella ribellione a privati soprusi impuniti dall’autorità e ormai insopportabili. Se un popolo oppresso può di pieno diritto ribellarsi e insorgere e se, come ammetteva addirittura san Tommaso d’Aquino, è consentito l’omicidio del tiranno quando non ci sia altra via per ritrovare la libertà che Dio stesso ha concesso all’essere umano, è lecito o no uccidere un malavitoso che la giustizia non riesce a raggiungere e colpire, il quale continua ad angariare, sfruttare e uccidere il prossimo entro il proprio quartiere? Chi, non avendo altra difesa possibile, ricorra alla difesa estrema è colpevole? E, se sì, fin a che punto? Questo è il dilemma privato che corre lungo il romanzo attraversando la vicenda pubblica della ribellione di Napoli ai tedeschi. La scena si apre sulla morte violenta di Rosa, ricca prostituta e borsanerista già confidente della polizia politica fascista. Gennaro, suo presunto assassino, è fermato e interrogato inutilmente da un ancor inesperto vice commissario, Vittorio D’Aiazzo. Pochissimo dopo, siamo al 26 settembre 1943, s'accende l’insurrezione che passerà alla storia come Le Quattro Giornate di Napoli. Vi aderiscono lo stesso vice commissario e, stranamente liberato dal questore in persona, il presunto assassino di Rosa. Partecipa alla lotta anche la giovane Mariapia che, dopo aver subito uno stupro plurimo da parte tedesca, brama vendetta. Gennaro risulta essere, a un certo punto dell’opera, suo parente. Nel corso degli scontri avviene un altro omicidio che, almeno all’apparenza, come già la morte della prostituta, non è attinente alla rivolta: la vittima è un tabaccaio, cugino di Mariapia, che qualcuno ha sgozzato mentre stava defecando, tagliandogli poi i testicoli. I due decessi sembrano a un certo punto collegarsi, perché i defunti non solo erano entrambi legati alla camorra, ma pure ai servizi segreti militari americani O.S.S. Entrano in scena tra un combattimento e l’altro diversi personaggi tra cui, personaggio secondario ma basilare, l’anziano riparatore di bici Gennarino Appalle che scopre il cadavere del tabaccaio e, al termine d’uno scontro fra insorti e SS tedesche sulla via innanzi alla sua bottega, esce in istrada e, ansante, ne avverte il vice commissario D’Aiazzo, che allo scontro ha partecipato assieme al suo aiutante, l’impetuoso brigadiere Bordin. Il tabaccaio era stato una laida persona, a suo tempo picchiatore della camorra. Relativamente alla morte della prostituta, la soluzione giunge già verso la metà dell’opera. Quanto all’identità dell’assassino del tabaccaio, le indagini di Vittorio D'Aiazzo continuano assai a lungo e l'autore del crimine si svelerà solo nel 1952.
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