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Amanda Marel
Tabetha e Thomas si innamorano ogni giorno di più. In breve, s'innamorano follemente, ma le circostanze impongono che si allontanino. Oseranno confidare l'uno nell'altra e lottare per il loro sogno d'amore?Dopo la morte della madre, Tabetha Barkley si ritrova nella povertà più assoluta e senza alcuna esperienza lavorativa. Non avendo altra scelta, Tabetha fa visita alla duchessa di Devon per chiederle un aiuto, in memoria della madre. Così Tabetha riesce a lavorare come cameriera nel castello dei duchi di Devon. Sembra che i suoi problemi siano risolti. O almeno, fino a quando un bel cameriere non inizia a farle girare la testa e mettere in pericolo i suoi progetti. Thomas Kingston serve con orgoglio la casa del Duca di Devon, e non ha mai avuto altre aspirazioni finché Miss Tabetha Barkley non fa la sua comparsa nel salotto della Duchessa. S'innamora perdutamente di lei e per la prima volta sogna un futuro diverso. Uno in cui possa rimanere alle dipendenze del duca ma anche sposare Tabetha. Ma ai poveri servi non è concesso sognare.
Nicola Vallera
É noto che le persone nel corso della storia dell'Umanità hanno accettato un'infinità di ingiustizie e imposizioni. Spesso diamo per scontato che la nostra società stia migliorando di giorno in giorno. E se ci stessimo sbagliando completamente? Per questo motivo, un uomo non accetta le regole, e la sua unica speranza è fuggire.Il problema principale del mondo descritto in questo libro è che si è trasformato in una mostruosità legalizzata in cui l'unico scopo è reprimere e uccidere. Sì, uccidere o, come dicono, eliminare gli errori. Per questo motivo, un cittadino senza lavoro può aspettarsi in qualsiasi momento la visita degli assistenti sociali che, certamente, opteranno per l'eliminazione completa della persona.
Manuele Migoni
Attraverso il filtro allegorico del racconto, l'autore indaga sui risvolti sistematici della realtà, nel tentativo di rappresentarla nella sua forma più alta, più vera.Larry Belfiori, ex ufficiale della Royal Marines ora al soldo dei servizi segreti, è in trattative con Riley Webb, un individuo proveniente dai sobborghi della Londra più criminale. Trappole, depistaggi, complicità, sono all'ordine del giorno. Apparentemente, la finalità di tutto ciò sarebbe quella di rafforzare e direzionare poteri, corrispondere a richieste e esigenze, ottenere dei vantaggi. Ma quando tutto è ormai infiltrato, quando il mondo, paradossalmente, è ancora governato da ristretti circuiti familiari, quando alcune entità, all'occorrenza, reclutano e ricattano inermi personaggi, quando a esserne devianti non sono il potere, ma gli uomini che ne fanno parte, dove potrebbe trovarsi la soluzione se non dall'interno di quegli stessi circuiti e entità?
Alessandra Grosso
Benvenuti. Questa è una semplice raccolta di incubi, non ha grandi pretese se non farvi entrare nelle pieghe della mia mente. Credo che tutti noi abbiamo avuto degli incubi, sia a occhi aperti sia a occhi chiusi; be’, io sono una super specialista degli incubi a occhi chiusi. Gli incubi a occhi chiusi sono la mia personale maledizione: li ho da sempre, sin da piccola, e non ho mai capito il motivo. La mia infanzia è sempre stata legata alla paura che qualcosa di catastrofico stesse per succedere, a me o alle persone che amavo. Avevo spesso sensazioni tipo quell’aria fredda che ti provoca il brivido dietro il collo, quella mano viscida e gelida che ti tocca la schiena e ti fa trasalire, sbigottita; molto spesso vedevo tutto nero e in seguito a ciò dovevo andare a dormire. Appena entravo nella cameretta avevo paura di quello che sarebbe stato chiudendo gli occhi. Durante l’adolescenza le cose non sono migliorate: sognavo e mi svegliavo tremante e sudata. Benvenuti. Questa è una semplice raccolta di incubi, non ha grandi pretese se non farvi entrare nelle pieghe della mia mente. Credo che tutti noi abbiamo avuto degli incubi, sia a occhi aperti sia a occhi chiusi; be’, io sono una super specialista degli incubi a occhi chiusi. Gli incubi a occhi chiusi sono la mia personale maledizione: li ho da sempre, sin da piccola, e non ho mai capito il motivo. La mia infanzia è sempre stata legata alla paura che qualcosa di catastrofico stesse per succedere, a me o alle persone che amavo. Avevo spesso sensazioni tipo quell’aria fredda che ti provoca il brivido dietro il collo, quella mano viscida e gelida che ti tocca la schiena e ti fa trasalire, sbigottita; molto spesso vedevo tutto nero e in seguito a ciò dovevo andare a dormire. Appena entravo nella cameretta avevo paura di quello che sarebbe stato chiudendo gli occhi. Durante l’adolescenza le cose non sono migliorate: sognavo e mi svegliavo tremante e sudata.Dopo una nottata così dovevo come tutti affrontare la vita, ma ero piena di dubbi sul futuro, e ogni volta che avevo una scelta da fare gli incubi peggioravano. La mia vita diventava un inferno, mi chiudevo in me stessa e mi chiedevo sempre a che punto fossi, dove fossi e dove volessi andare. Con il tempo ho imparato a scrivere i miei sogni per cercare di capirli, mentre su un altro foglio scrivo i miei desideri per vedere se si avverano. Quest’ultima idea mi ha aiutato in più di un’occasione a fare chiarezza, ma ora torniamo agli incubi.Ho pensato di raccontarvi tutti i miei incubi romanzandoli e legandoli uno dietro l’altro per regalarvi la collezione di tutti i brividi agghiaccianti che ho provato. Scusate per il gelido regalo, ma la mia mente è un posto freddo e disordinato. È la mente di una donna, di una combattente che ha affrontato il male a viso aperto e che ha deciso di parlare.Le mie parole possono ogni tanto urtare gli animi più suscettibili, ma non sono né mi sento in alcun modo migliore di nessuno di voi. Voi vedete il mondo attraverso i vostri filtri e la vostra sensibilità; io invece uso la mia. Cerco di usare il terzo occhio per creare una visione di un futuro più fertile e proficuo, dopo tutte le avventure che ho passato nella vita. Provo a vedere un futuro pieno di sogni, di studi e di viaggi… Vi ricordo che i sogni sono desideri; ora torniamo però agli incubi. Siccome gli incubi a occhi chiusi sono la mia specialità da sempre, i motivi di questo fenomeno sono molteplici… e forse il più importante è questo: ho pazienza ma sono anche una persona emotiva e sensibile; nel corso della vita ho avuto le tante schegge nei piedi e i miei periodi bui. Ho sempre però cercato la luce per illustrare questa parte della mia vita, e adesso vi metterò al corrente della mia poesia preferita: La scala di cristallo.
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